Rircoso al tar: tempi, modi, motivi.












L'incontro con gli avvocati avvenuto settimana scorsa ha chiarito diversi punti, che potevano sembrare nebulosi. In realtà le cose (tradotte per i non avvocati) sono più semplici di quello che possono apparire. Addentriamoci  nella questione.
Materna o nido? Un unico ricorso?
I ricorsi saranno due. Distinti problemi, distinti i ricorsi. Le questioni da fronteggiare sono diverse. Chiariamo il fatto che il ricorso al tar lo facciamo per ragioni puramente economiche. La protesta ideologica, più o meno condivisibile, deve rimanere fuori dell'aula di tribunale. Ricorriamo perché un aumento così consistente pesa sul bilancio delle famiglie bolognesi e questa è la caratteristica comune ad entrambe le questioni.
Chi può aderire al ricorso
Possono aderire i genitori che hanno i figli iscritti ai nidi e alle materne. Chi ha bimbi in entrambi i servizi può aderire ad entrambi i ricorsi.
Chi non può aderire
Chi ha il figlio iscritto all'ultimo anno delle materna, per ovvi motivi, nel senso che l'anno 2011-12 suo figlio sarà già fuori da questo rincaro. Chi ha un'isee inferiore ai 17 mila euro, fascia protetta dal rincaro.
La raccolta delle firme 
All'avvocato deve essere dato l'incarico. Questo significa firmare una delega che consente ai professionisti di muoversi ai fini del ricorso. Bisogna necessariamente firmare davanti all'avvocato. In proposito si forniranno a breve data, e luogo dove si potrà firmare. Potrà apporre la firma il genitore a cui sono intestati i bollettini di pagamento della retta.
Le spese
Per le spese gli avvocati si astengono dal compenso. Unica spesa sarà di circa 500 euro e poco altro per coprire le spese d'avvio alla procedura. Per questa spesa iniziale si pensa ad una colletta, anche per questo presto sarà deciso il luogo e il tot da versare. Ovvio che in più ricorriamo meno spendiamo.
I tempi
Un ricorso al tar ha tempi incerti e lunghi, si potrebbero impiegare anni. Per questo motivo e per altre ragioni si ipotizza più corretto presentare una richiesta di sospensiva.
Cos'è una sospensiva  
Semplificando brutalmente: la sospensiva è una domanda che si fa al giudice di sospendere, nel nostro caso l'aumento di retta e  mensa, per decidere a fine giudizio come procedere e quindi se aumentare. Una specie di congelamento della procedura. Con la sospensiva si ha la possibilità di non pagare gli aumenti riferiti al servizio prestato a partire da aprile (bollettini che scadranno il 4 luglio), attendendo la definizione del giudizio.
Se non si presenta la sospensiva
In caso non la presentassimo, potremmo apparire, davanti agli occhi del giudice, insicuri delle nostre ragioni, faziosi e in parole semplici non ci farebbe gioco. Né davanti alla legge né davanti all'opinione pubblica.
I rischi di una sospensiva non accolta  
Il rischio è quello di pagare le spese legali alla controparte, spese non quantificabili con esattezza, ma solitamente nell'ordine di 1000-1500 euro, sempre da dividere tra tutti i ricorrenti. 
Come muoverci
Meglio è presentare il ricorso prima del 30 aprile, quindi indicativamente prendiamo il 20 aprile come scadenza per procedere. I tempi sono stretti.  Ci prendiamo una settimana per divulgare la notizia e una per le firme. A breve saremo più precisi