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Si è svolta ieri l'udienza conoscitiva presso il comune. Un tema ha accomunato vari oratori ed è stato, grosso modo, la salute dei nidi d'infanzia.
Oltre al comitato dei genitori si sono succeduti i sindacati, tutti, e il coordinamento Dome Salviamo i nidi e Lavoratrici autoconvocate.
Gli argomenti articolati sono stati diversi: dall'aumento delle rette, alla chiusura delle sezioni lattanti, al mutato rapporto numerico educatore-bimbo, al maggior carico di lavoro dei collaboratori, che da settembre dovranno preparare i pasti anche per gli adulti.
L'incontro come spiega il titolo era un momento di ascolto.
I consiglieri hanno preso atto delle difficoltà e delle esigenze dei cittadini.
Il comitato dei genitori ha avuto due voci, la mia, in introduzione e quella di Luigi Marinelli che ha risposto alle domande poste dai consiglieri.
Gli argomenti affrontati circa due.
Primo.La richiesta di poter partecipare alle decisioni che coinvolgono la vita educativa dei propri figli, anche riunendo l'effettivo comitato, mai convocato, pur avendo presentato le firme dei presidenti dei nidi, procedura dettata dal regolamento della scuola pubblica comunale dell'infanzia.
Si è chiesta anche una maggiore trasparenza da parte della nuova giunta, una trasparenza decisamente appannata, per non dire opaca, durante il commissariamento.
L'udienza ha visto la partecipazione di alcuni addetti ai lavori come Pompilia Pepe direttore al settore istruzione, Elena Iacucci responsabile ai servizi educativi prima infanzia oltre naturalmente all'assessore Pillati.
Molte le parole spese, da parte del comitato e non solo, per chiedere una maggior partecipazione alla vita politica che riguarda questa fascia dell'istruzione.
Molte le parole spese dall'altra parte, per ribadire come, anche durante il commissariamento, si siano creati momenti di incontro e confronto. Questi momenti erano in riferimento ai tavoli di ascolto capitananti dal sub commissario Ricciardi svoltesi in inverno.
Le parole più determinanti quelle dall'assessore Pillati che ha puntato ancora una volta il dito, sulle liste d'attesa (circa 1000 bimbi per i bimbi dei nidi). Il prossimo incontro con l'assessore è fissato per il 28 sarà un momento per porre domande, dibattere ma anche se possibile, un momento propositivo.