Abbiamo incontrato Mirco Pieralisi indipendente nella lista "Con Amelia per Bologna" è presidente della commissione consiliare per istruzione, cultura e giovani.
Così s'è espresso a proposito della ultime scelte dell'amministrazione, scelte che seguono un ragionamento regresso cominciato e portato avanti anche dall'intervistato.
Lunedì l'assessore Pillati ha
lanciato un appello anche ai cittadini per un sostegno rispetto alla
situazione in cui si stanno trovando la scuola dell'infanzia e gli
asili nido. Da una parte i tagli dall'altra il patto di stabilità.
Una situazione davvero difficile. Ci spiega i motivi?
Oggi gli enti che hanno gestito il
sistema scuola con particolare attenzione alla qualità si trovano in
difficoltà davvero gravose. I motivi sono noti. Da una parte i
paletti dettati dal patto di stabilità e i cospicui tagli economici.
Tagli perpetrati alla scuola pubblica del precedente governo e
confermati dalla politica attuale che continua a scaricare i costi
della crisi sulle comunità locali e sull'istruzione. Così il nuovo
governo si rende colpevole di omissione di soccorso alla faccia del
buon italiano. Bologna come altre realtà, si trova in difficoltà
maggiori perché ha moltissime scuole dell'infanzia a gestione
comunale. Cosa significa? Il Comune continua a svolgere un ruolo di
eccellenza ma anche di supplenza di uno Stato inadempiente che delega
ai Comuni (e ai privati!) il servizio scolastico dai 3 ai 6 anni e
nel contempo toglie loro le risorse per poter tenere aperte le
scuole. Il patto di stabilità ci costringe a far fronte ad una
situazione impossibile. A metà anno, non potendo più stipulare
contratti si rischia di non sostituire educatori e insegnanti la
possibile conseguenza è la chiudere.
Quindi la risposta politica di
Bologna è la disobbedienza?
Si, l'Amministrazione ha deciso di
garantire temporaneamente insegnanti ed educatori a tempo
indeterminato e supplenti, preparandosi a superare i limiti dettati
dal patto di stabilità. Una scelta importante e coraggiosa. I
cittadini bolognesi dovrebbero sostenere e articolare per supportare
una manovra non propriamente banale o scontata.
Come i cittadini potrebbero
sostenere la scelta dell'Amministrazione?
Credo che la libertà e la fantasia di
reclamare siano infinite. Il referente più giusto per accogliere
richieste o sostegni sia il ministro Profumo. Spazio libero a
lettere, raccolta firme, dichiarazioni di amore per i maestri da
parte dei bambini... Un sostegno sarebbe utile e doveroso perché da
questa difficile situazione si esce insieme tenendoci per tutti mano.