Un disegno di legge senza discussione

bosela











Qualche anno fa, ai tempi della Gelmini per intenderci, fu presentato un disegno di legge a firma di Valentina Aprea. Il disegno ritenuto inopportuno e squalificante anche dal Pd fu dimenticato in un cassetto fino ad oggi. La legge aggiornata titola Autonomia statutaria delle istituzioni scolastiche. Entriamo in merito agli articoli, per cercare di capire di cosa stiamo parlando. Il tema è complesso, richiede sintesi e purtroppo semplificazione. Certo quello che fa riflettere è che la legge va a modificare importanti questioni (poi vedremo quali) ma è fatta passare come una "legge tecnica", e una legge tecnica procede in modo più spedito nei passaggi d'approvazione e con poca discussione. Tra i firmatari troviamo anche l'Onorevole De Torre del Pd che dopo anni, sembra cambiato parere sul tema, mentre l'Italia dei valori lancia una petizione. La proposta punta sull'autonomia, ogni scuola per se, con l'accesso a finanziamenti di soggetti pubblici e privati che rientrerebbero anche in consiglio. Sono molte le modifiche, troppe per spiegarle tutte. Tra le tante: dal consiglio d'istituto si passerebbe ad un consiglio autonomo. Questo nuovo organo esclude gli ata (ausiliari tecnici amministrativi) e coinvolge soggetti esterni da individuare tra realtà culturali, sociali, professionali di servizi, in un massimo di due presenze con criteri d'accesso non ancora stabiliti. Nell'art 6 invece c'è un altro interessante cambiamento la sovranità didattica, oggi del collegio docenti, sarebbe condivisa con genitori e studenti, nel rispetto del raggiungimento degli obiettivi. Si introduce anche un'autovalutazione della qualità scolastica varata anche da membri esterni, approfondiamo gli "esterni" con con l'art 10 che risponde anche ad una domanda centrale: dove reperire i finanziamenti? Anche da fondazioni, pubbliche e private, associazioni genitori, organi no profit che poi sarebbero presenti in consiglio. I pensieri attorno alla scuola e all'educazione possono essere molti, moltissimi e invece di discutere in tante sedi dentro e fuori della scuola, tre politici, cittadini o enti si sta facendo è un'imposizione verticale di scelte davvero stravolgenti. Senza alcuna discussione e con grande urgenza un modello davvero lontano dalla democrazia.