Un urlo per rompere il silenzio

Lunedì tutte le scuole d’Italia devono chiamarsi Morvillo Falcone

Lunedì 21 maggio in nessuna scuola della città, in nessuna scuola di questo paese si dovrà fare lezione normalmente. In qualsiasi forma, dentro e fuori dalle aule, nei corridoi, nelle strade e nelle piazze, i gesti, le azioni, le parole pronunciate o scritte dovranno servire per piangere le nostre vittime, per esprimere la nostra collera, per ragionare sulle nostre responsabilità. Nessun insegnante può chiamarsi fuori, nessuno studente deve guardare da un'altra parte. Solo così il dolore e la collera potranno esprimersi. Poi si tornerà al lavoro quotidiano, duro, invisibile e profondo che già da tempo persone libere come i ragazzi e gli adulti di LIBERA  stanno facendo e che si sta estendendo, classe dopo classe in tante scuole italiane, anche nella nostra città. Cerchiamo, noi tutti, di essere all'altezza di questo momento.  La mafia è morte. Dimostriamo di essere vivi.            


Associazione "una nuova primavera per la scuola pubblica" 
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