Edilizia scolastica e antisismica



Ieri il sindaco ha annunciato i risultati delle verifiche rispetto ai danni sull'edilizia scolastica dopo il terremoto.
I numeri


Su 189 plessi risultano lesionati e al momento non agibili, due strutture: la scuola d'infanzia comunale Molino Tamburi e la scuola d'infanzia statale Tambroni. In questo ultimo caso i bambini saranno accolti dalle scuola primaria dello stesso plesso che risulta illesa. Entrambe le strutture si trovano nel quartiere di Santo Stefano. Lunedì in una riunione sarà sottoposto ai genitori delle Molino Tamburi la valutazione per uno spostamento temporaneo nel plesso di via Ca Selvativa.
Saranno chiuse tutte le palestre per ulteriori verifiche e per consentire la riapertura in previsione dell'avvio ai campi estivi e le altre attività previste.
Bologna esce indenne dal terremoto e non essendo zona interessata dal terremoto non è compresa nella ricostruzione. Le verifiche sugli edifici inagibili continueranno per constatare i legami tra danni e terremoto.  
Per la ricostruzione  sono stati stanziati 500 milioni di euro per quest'anno, 1 miliardo nel 2013 e 1 miliardo nel 2014. Si discute nel decreto annunciato dal governo per un ulteriore stanziamento tra i 50 e i 60 milioni da elargire per le città fuori dalla zona terremotata.  
Con questi tragici eventi si fa ancora più impellente la richiesta di deroga sul patto di stabilità per l'edilizia scolastica. La risposta per questo importante tema è attesa dal governo a giorni e più precisamente l'undici giugno.
Bologna presenterà un progetto pilota per l'edilizia scolastica. Per porre ancora maggiore attenzione a questo delicato e importante tema la volontà è quella di una revisionare gli investimenti sulle opere pubbliche scolastiche e da lunedì partirà un ragionamento per un investimento di 4 miliardi per la manutenzione straordinaria per le strutture scolastiche con la volontà di avviare i lavori nel periodo estivo.