Sciopero mensa, una mamma tra i comunicati




Manca ormai poco all'incontro tra i genitori e il sindaco di Bologna Virginio Merola sul tema caldo dello sciopero della mensa. Se i social sono uno specchio, seppur piccolo, del clima che si respira tra chi ha figli che frequentano primarie e scuole dell'infanzia, credo che l'incontro di oggi pomeriggio non distoglierà chi ha già aderito a rinunciare allo sciopero del panino di venerdì. O almeno questo è quello che percepisco  a giudicare, senza nessuna pretesa statistica, dai post e dai commenti con cui in tanti hanno fatto rimbalzare di bacheca in bacheca i comunicati fatti circolare ieri pomeriggio dall'amministrazione e dall'Osservatorio mensa.

Ieri era prevista l'assemblea dei soci di Seribo. Quando provo a capire cosa sia 


stato deciso è ormai sera e la mia giornata è trascorsa lontana da qualsiasi strumento tecnologico. Non appena apro la posta elettronica mi trovo davanti ad una valanga di messaggi che recano nell'oggetto le parole " comunicato", "sciopero mensa" e "Seribo". Tanti genitori dei compagni e delle compagne di classe delle mie figlie hanno inoltrato nelle mailing list i tre comunicati emessi nel pomeriggio. Provo a seguire un ordine cronologico.

Il primo è un comunicato congiunto di Comune e Campanella Partecipazioni, soci di Seribo. L'amministrazione e il socio privato ( Campanella riunisce Camst ed Elior Ristorazione) " concordano sulla necessità di procedere al più presto all'ammodernamento del centro pasti di Casteldebole e alla realizzazione ex novo di quello previsto al Lazzaretto, come elementi prioritari per innalzare gli standard qualitativi del servizio di refezione scolastica. "Per avviare al più presto il piano di investimenti " Campanella Partecipazioni si è resa disponibile all'accantonamento a riserva dell’utile 2013 di Se.Ri.Bo".
Seguono informazioni circa il nuovo centro pasti Lazzaretto: il comune ha individuato e inserito nel PUA ( Piano Urbanistico Attuativo), che sarà approvato ad aprile, l'area dove sorgerà la nuova struttura. Il progetto dovrebbe essere approvato a giugno e i lavori dovrebbero iniziare a novembre. 

L'assemblea dei soci, prevista ieri, è stata rinviata con l'obiettivo, viene spiegato, " di approfondire il piano di investimenti".  Un ultima parte del comunicato è dedicata alla nuova gara per la ricerca di un nuovo socio di Seribo. Il Comune e Campanella Partecipazioni - si legge - sono impegnate " alla definizione degli aspetti necessari per la cessione delle quote del socio privato" affinchè la gara possa essere bandita entro il prossimo gennaio.
Fin qui mi sembra di capire che ci sia l'intenzione di accantonare gli utili del 2013 e di costruire in tempi definiti un nuovo centro pasti. 
Il secondo comunicato che apro è quello dell'Ossevatorio Mense Scolastiche. I toni sono accesi e le intenzioni chiare. Il rinvio dell'assemblea dei soci viene definito come una " mancata assunzione di responsabilità" . Per l'organizzazione che riunisce i genitori esiste un' unica soluzione : l'uscita da Seribo del'utile 2013 e la sua destinazione ad un fondo vincolato del comune per la costruzione dei nuovi centri pasto. Inoltre la cessione delle quote dei privati deve avvenire a costo zero per la città.
Insomma quello che per l'amministrazione è un passo in avanti per l'Ossevatorio è un nulla di fatto. Ragion per cui viene ribadito lo sciopero del 21 novembre.
Noto che il comune parla di un solo nuovo centro pasti, mentre l'Ossevatorio usa il plurale.
Infine apro il comunicato contenente le dichiarazioni del Sindaco. Virginio Merola consiglia ai  genitori di "  sospendere  il  giudizio"e  di partecipare all'incontro di questa sera. L'intenzione è quella di rispondere punto per punto alle "osservazioni del comitato mensa". Per il sindaco gli impegni presi saranno ratificati dall'assemblea dei Soci di Seribo e " sono dunque impegni presi". "Nessuno vuole impedire lo sciopero, mi  auguro  solo  che  da  parte  del Comitato mensa non ci siano posizioniassunte per partito preso" conclude Merola.
A questo punto abbandono i comunicati e mi sposto su Facebook. Molti tra i miei contatti genitori sposano la tesi dell'Osservatorio. Molti andranno all'incontro con il sindaco a cui i miei impegni familiari mi impediranno di partecipare.Non mi resta che aspettare questa sera per capire cosa decideranno e se le risposte a viva voce risulteranno più convincenti di quelle stampate su carta.