Roma: Onda Gialla una protesta pacifica


gosia79










Roma. I nidi stanno attraversando un momento difficile, un momento difficile anche da raccontare, stanno succendendo molte cose: in questi giorni le educatrici dei comunali sono in protesta, mentre qualche tempo fa i genitori scendevano in piazza contro l'aumento delle rette...ma anche i nidi in convenzione hanno qualcosa da raccontare sempre nel segno della protesta. Di oltre 450 servizi, circa la metà, sono in convenzione, alcuni di questi soggetti, si sono uniti sotto il nome di Onda Gialla, un'associazione che nasce nel 2004 e che ha come scopo una protesta pacifica. Abbiamo incontrato Rosy Cammarotta titolare del servizio "Il centro delle coccole" per capire da vicino.  

Perché una protesta pacifica?
Per farci ascoltare e a nostra volta ascoltare.
Protestare rispetto a quali temi e contro chi?
Intanto per salvaguardare la qualità dei nostri servizi. Oggi ci troviamo in una situazione esasperante, quasi incitati all'illegalità. L'amministrazione ci sta facendo lavorare con pochi mezzi economici che ha ridotto sempre più anche dopo che erano state patuite delle regole con gara d'appalto. Ciò nonostante ci chiedono di garantire la qualità.
Quanto spende il comune per un nido in convenzione?
750 euro mensili. Un nido pubblico costa 1500 euro mensili. Dobbiamo garantire la medesima qualità del pubblico, sono standar fissati dalla legge regionale. Dobbiamo quindi garantire contratti al personale a temo indeterminato, lo stesso rapporto numerico educatore-bambino, gli stessi orari d'apertura, la stesa metratura e via discorrendo. Come fare? solo di affitto si spendono anche oltre 4000 euro mensili... e poi di recente ci hanno ridotto le sovvenzioni ad agosto sono sospese e a luglio sono dimezzate.
E Quindi?
Quindi ad agosto noi dobbiamo pagare dipendenti e affitto ma il comune non ci paga non avendo un servizio aperto.
A questo punto non sarebbe più conveniente offrire un servizio privato?
No, perché non avremmo abbastanza utenti. Sono in pochi a Roma che possono permettersi un nido con una retta da 800 euro mensili. Quindi piuttosto che niente meglio poco.
Su che cifra si aggirano le rette?
Minimo 34 euro, massimo 380 dipende dell'isse. 
Quanto durano le convenzioni?
Due anni.
E se la convezione non viene rinnovata, che fine fanno i bambini che già frequentavano? 
In tal caso sarebbero smistati in altri nidi.
Perdendo la continuità educativa?
Si. Dal 2011 le convenzioni sono state portate a due anni. Prima erano annuali. L'associazione sta lavorando per portare a tempi più lunghi gli appalti almeno a tre, cinque anni, ma con gli scandali in corso capirà è tutto un po' bloccato.
Un commento sulle attuali proteste del personale comunale che con la riduzione degli orari lavorano dal primo dicembre senza possibilità di avere supplenze.
Cosa posso dire? Come datore di lavoro capisco che il comune stia tentando di risparmiare, come educatrice so benissimo, che lavorare senza sostituzioni significa lavorare male. E lavorare male significa offrire un servizi peggiorativo ai bimbi. L'amministrazione sta tentando di salvare capra e cavoli, ma non è semplicemente possibile.