Rientro al nido: che pazienza!

Il periodo di Natale è passato tra pranzi interminabili e grande riposo. Ora si tratta di riprendere il ritmo del lavoro, del nido, e delle solite abitudini. Per i grandi è faticoso, per i piccoli è un grande impegno da affrontare. Gli orari sono fondamentali per i bambini e il rientro al nido è davvero duro. Proviamo per un momento ad immaginarci al posto, prendiamo il solito nome ad esempio, di Cesarino.

Cesare è stato coccolato, vezzeggiato a più non posso per due settimane di fila. Ingozzato dai nonni di dolci e ogni sorta di pappa solitamente proibita, ammirato dagli zii per come sorride, come fa ciao, ciao, con la manina e come chiude gli occhi...osservato da tutte le angolazioni: di profilo, di fronte e da tre quarti, per ammirarne la fantastica bellezza, le somiglianze con parenti (alcuni non li avevi mai sentiti citare prima!)Il piccolo Cesare per tutte le vacanze non ha compiuto un solo passo, non ha gattonato mai da solo, ma è sempre stato avvolto da morbide braccia, pronte a condurlo ovunque volesse. Cesarino ha giocato con i cugini, ha scartato ogni sorta di regalo desiderato e nemmeno immaginato... e ora...
Sveglia presto! A Cesare sarebbe  piaciuto riposare ancora un pochino, ma niente da fare, giù dal lettino all'alba. La colazione consiste in un semplice lattino appena sporcato di cacao. E' vestito e cambiato da mani esperte e veloci. Nessuno lo ammira quando si infila il calzino, anzi, gli è proibito in nome della fretta....E' quasi intollerabile!
Nel freddo del mattino esce sconsolato, per arrivare dove altri quindici poppanti (o meglio concorrenti di coccole) sono pronti a strappargli il gioco, spingerlo per terra, portargli via l'attenzione della dada con un pianto o cambio pannolino improvvisato...
Fra molti... Cesarino deve rassegnarsi alla comunità pestifera dei compagni, ad un brusco stop di coccole e ammirazione continua e deve tornare a lottare per i suoi diritti e la conservazione dei beni: gioci, braccia per coccole, ammirazione...
All'uscita la giornata al nido è finita e vi posso garantire che Cesare vi aspetterà per farvela pagare. Si inventerà una protesta al minuto, anzi due, giusto per esprimere: A il suo disappunto e B buttarvi adosso un bel senso di colpa, che non guasta mai! Mamme e papà, armatevi di tanta, ma tanta pazienza. Tra pochi giorni tutto tornerà come prima, si riprendereanno gli orari, le abitudini e le certezze.