Servizio mensa: obbligo o possibilità? Il caso Torino



Il panino portato da casa può sostituire il servizio mensa? Nelle scuole pubbliche di Torino no. A stabilirlo è stato il Tribunale della città piemontese che ha respinto il ricorso presentato da 200 famiglie.  I genitori riuniti nel gruppo Caro Mensa Torino, avevano fatto ricorso contro l'obbligo di usufruire del servizio mensa chiedendo che i loro figli potessero consumare un pasto portato da casa.
Deluse e amareggiate per il rigetto le mamme però appaiono pronte a continuare la loro battaglia e, anche attraverso il gruppo attivo su Facebook, stanno valutando l'ipotesi di ricorrere in Appello.
A non convincere i genitori sembra essere soprattutto il motivo per il quale il ricorso è stato respinto.
Il tribunale ha spiegato che l'amministrazione non è in grado di organizzarsi per offrire un servizio alternativo. Servizio alternativo che - commentano molte mamme - non è stato però richiesto.  La richiesta dei genitori, infatti, era quella di poter rinunciare al servizio mensa, sostituendo il pasto con uno confezionato dai genitori.
Il tema del panino portato da casa in alternativa al pasto offerto dalla mensa non riguarda solo Torino e sono diversi i comitati dei genitori che stanno valutando questa ipotesi non solo come forma di protesta.  In tanti vedono nel pasto portato da casa una risposta al caro mensa. Il ragionamento che sta alla base è quello secondo cui la mensa debba essere un'opportunità e non un obbligo per le famiglie.
Sotto la mole, la protesta dei genitori contro il caro mensa è iniziata tempo fa.  Nel 2013 quasi 600 famiglie, 583 per l'esattezza, hanno presentato un ricorso al TAR contro i rincari stabiliti dall'amministrazione. Ricorso bocciato dal tribunale amministrativo con una sentenza emessa nell'agosto dello scorso anno. In quell'occasione però il tribunale non si era espresso in merito alla possibilità di non usufruire della mensa.  La questione "panino da casa" infatti era stata considerata materia da sottoporre al giudice ordinario.
La vicenda di Torino solleva una questione importante. Per le famiglie che scelgono di far frequentare ai bambini il tempo pieno, il servizio mensa costituisce un'obbligo o una possibilità? È possibile far convivere il tempo pieno con la rinuncia al servizio mensa.?  E ancora si può rinunciare alla mensa senza rinunciare ad un momento importante come il pasto a scuola?