Nidi di notte: una novità dalla puglia



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Apre a Villa Castelli un piccolo centro nel brindisino "dove di lavoro ce n'è poco" racconta il sindaco Vitantonio Caliandro. Per i lavoratori attivi si è pensato ad un nido a gestione indiretta, modulato in tre fasce d'accesso, la prima è alle tre del mattino o alle tre di notte, se preferite. La chiusura invece è alle otto di sera. "Non  si tratta semplicemente di un nido ma il centro per l'infanzia che offre diverse attività a seconda delle esigenze degli orari." E' un nido è però anche come centro diurno socioeducativo e nell'ultima fascia d'orario, dalle 15 alle 20, è anche un centro ludico. Il sindaco accoglie con entusiasmo la richiesta d'intervista e in modo breve ma accorato ci spiega l'iniziativa. "Siamo lieti di aver riscosso tanto successo, non è la prima giornalista che ci chiede maggiori informazioni. Pensiamo di aver avviato qualcosa di molto innovativo".

Ci racconta un po' le motivazioni che vi hanno spinto ad aprire un servizio con questi orari?
Presto detto, in paese abbiamo moltissimi lavoratori nel settore agricolo, sopratutto braccianti. Grosso modo nel periodo estivo sono circa 1000 (su circa 10mila abitanti). E sopratutto d'estate ci si deve alzare molto presto per andare nei campi. Le difficoltà però non riguardano solo le braccianti, ma anche le tante donne, o papà, che non trovando lavoro qui, devono spostarsi a grandi distanze e partire prestissimo al mattino. Abbiamo pensato di dare una risposta a questa esigenza. Per dare la massima comodità abbiamo anche un servizio di navetta gratuita per accompagnare i piccoli al centro infanzia.
Non pensa che svegliare un bambino nel cuore della notte per caricarlo su un bus lontano da casa e dai genitori sia traumatico?
Lei ha ragione ha fare questa domande e si dovrebbe aprire un dibattito su questo. Purtroppo però al sud ciò che manca e manca davvero, è il lavoro. E senza lavoro non c'è dignità. I genitori sono disposti a fare grandi sacrifici, anche questo. Poi credo che sia meglio accogliere i bimbi in un centro con personale formato che lasciare la questione all'improvvisazione domestica.
Non sarebbe meglio lavorare su una maggiore tutela delle madri lavoratrici piuttosto che mandare i bimbi al nido di notte?
Si, credo che si dovrebbe provvedere con leggi che tutelino il lavoro delle madri in modo serio e costruttivo. Detto questo la prego di credermi quando le dico che l'agricoltura è un settore a parte, oltre tutto, mi piace sottolinearlo un settore in forte crisi...non si può iniziare la raccolta delle ulive alle nove del mattino, alle cinque e anche prima, si deve essere sul campo. Come fare? Noi abbiamo pensato  ad un servizio diverso e innovativo che partirà mercoledì 16 settembre con la disponibiltà di 75 posti.