I geologi : "In Italia metà delle scuole non ha il certificato di agibilità". Tredici anni fa la tragedia di San Giuliano di Puglia




Sono passati 13 anni dal 31 ottobre del 2002.  Alle 11 e 32 una scossa  di magnitudo 6.0 della scala Mercalli fece tremare il Molise. Durante il terremoto crollò parte del solaio della scuola Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia: 27 bambini e una maestra persero la vita.  L’edificio, che ospitava scuola media, materna ed elementare era stato appena ristrutturato e fu l’unico di San Giuliano a crollare.  La scuola– come dimostrano anche gli esiti giudiziari della vicenda –  crollò a causa di errori e inadempienze nella costruzione e ristrutturazione dell’edificio.  
La tragedia portò al centro dell’attenzione il tema della sicurezza degli edifici scolastici. Un problema che resta irrisolto ed attuale. “Purtroppo a 13 anni da quel giorno, in Italia, c’è ancora il problema della messa in sicurezza delle scuole, il 50% delle quali non ha il certificato di agibilità. Si pensi a quanto c’è da fare nella direzione della sicurezza, in un Paese in cui ben 28.000 scuole su 42.000 si trova in zone ad elevato rischio sismico” ha denunciato il presidente del Consiglionazionale dei geologi Gian Vito Graziano.  “Oggi in Italia  non conosciamo il reale stato di salute degli edifici scolastici anche perché non abbiamo ancora il tanto auspicato Fascicolo del Fabbricato per gli edifici pubblici” ha aggiunto spiegando che oltre il 60% delle scuole italiane sono state costruite prima del 1974, anno delle prime norme antisismiche.


Un premio per ricordare le  vittime

Alle vittime  dell’istituto Jovine è dedicato il premio Avus per San Giuliano di Puglia.  I vincitori, alunni delle elementari e delle medie,  saranno premiati dai sopravvissuti, oggi studenti di Geologia e dai genitori dei loro compagni che persero la vita sotto le macerie della scuola. La premiazione avrà come teatro un luogo simbolo: la sede  dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.  All'evento parteciperanno i vertici dell’INGV e quelli del Consiglio Nazionale dei geologi. Nella lista degli invitati c’è anche il ministro Stefania Giannini.

Il premio è stato promosso da Fondazione Centro Studi del CNG , dal CNG e dall’AVUS, l’Associazione Vittime Universitarie del Sisma , voluta  dai genitori degli studenti che persero la vita nel terremoto de L’Aquila nel 2009. Il premio ruota intorno alla conoscenza orientata alla prevenzione. I bambini delle elementari si sono cimentati con elaborati grafici, mentre quelli delle medie hanno realizzato cortometraggi e prodotti multimediali. “Abbiamo portato la geologia in tante scuole italiane gettando le basi per un grande, futuro progetto didattico che potrà vedere la geologia come materia di insegnamento nei nostri istituti scolastici. Dobbiamo parlare alle nuove generazioni e sensibilizzare molto i politici.” ha spiegato Graziano.

“Siamo partiti un anno fa dalla scuola Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia,  simbolo del rischio sismico in Italia – ha concluso Pierfederico De Pari, Segretario del CNG e geologo molisano – e varcheremo insieme la soglia di ingresso dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dove i terremoti vengono studiati, monitorati e dove è possibile ascoltare il respiro della Terra. “I sindaci, dinanzi al programma  “Scuole belle e sicure” lanciato dal  Governo, si sono fatti trovare impreparati; sono stati colti di sorpresa ed in molti casi non hanno candidato gli interventi che effettivamente erano prioritari ma quelli che invece erano i più spendibili dal punto di vista della visibilità politica. – prosegue il geologo - Il rischio è quello di mettere in moto un processo che non è quello virtuoso di cui invece il Paese avrebbe bisogno.”  Da queste considerazioni deriva l’appello lanciato ai primi cittadini “affinché antepongano la sicurezza degli edifici scolastici alle azioni demagogiche che non portano rispetto alla memoria dei 27 alunni della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia e della loro maestra morti in quel tristissimo 31 ottobre di tredici anni fa”.  I geologi si spingono fino a suggerire la demolizione  e la ricostruzione ex novo di quegli edifici scolastici per i quali le verifiche sismiche non diano informazioni tali da progettare un adeguamento della struttura alle norme vigenti.

L’appuntamento è per domani, 30 ottobre, alle ore 10.30.