Un mese per risolvere i problemi: l'Osservatorio mense lancia l'ultimatum al Comune. Al via controlli straordinari

foto wilkipedia


Un mese di controlli straordinari sui pasti serviti nelle mense scolastiche poi, se nulla cambierà, daranno vita ad un altro sciopero del panino. Questo l’ultimatum lanciato al Comune dai genitori dell’Osservatorio cittadino mense scolastiche. La linea da seguire è stata decisa ieri nel corso di un’assemblea straordinaria convocata dallo stesso Osservatorio dopo le proteste suscitate dal ritrovamento di puntine e fil di ferro all’interno di alcuni alimenti serviti ai bambini. I fatti di cronaca erano stati anche un’occasione per segnalare porzioni scarse e ritardi nelle consegne. Ad un mese dall’inizio dell’anno scolastico erano tante le perplessità dei genitori nei confronti del nuovo servizio di ristorazione scolastica gestito da Ribò. 
Il mese alle porte vedrà i genitori impegnati a controllare i pasti di tutte le scuole e a segnalare in modo ancora più attento le criticità e se queste non verranno risolte sono pronti ad intraprendere la strada di un nuovo sciopero della mensa.  L’idea è quella di fare controlli a tappetto e a tal fine l’Osservatorio invita tutti i genitori a entrare a far parte delle Commissioni Mensa.


Intanto nei giorni scorsi l'Amministrazione con una delibera di giunta ha autorizzato “il ricorso ad un soggetto esterno, da selezionare tramite una procedura ad evidenza pubblica, a cui affidare la progettazione del sistema di controllo del servizio di refezione scolastica secondo i criteri della certificazione di qualità”.
 Il nuovo sistema di refezione scolastica, totalmente affidato ai privati dopo la liquidazione di Seribo, prevede un sistema di controllo articolato su più livelli che coinvolge il gestore del servizio, il comune e commissioni mensa.
L’intenzione dell’amministrazione è quella di sottoporre il sistema alla certificazione di qualità uni en iso 9001 e di affidare, tramite una procedura di selezione pubblica, l’attività di controllo ad un soggetto esterno “ che possa garantire competenze e continuità d’intervento. La decisione – viene spiegato nell’atto – è motivata dal fatto che “la realizzazione di queste attività richiede un impegno continuativo e dedicato che non può essere svolto dal personale comunale impegnato non solo nei controlli, ma anche nel coordinamento delle attività ordinarie afferenti al servizio e alla gestione del contratto di appalto in questa delicata fase di avvio dell’appalto.” Le risorse necessarie – si legge ancora nella delibera – “sono contenute negli stanziamenti di bilancio già assegnati all’Area Educazione e Formazione e anche destinati alla gestione del servizio di refezione scolastica”.
.