Cambia la legge per nidi e scuole d'infanzia

BoNidi











Cambia la legge per i servizi educativi. L'ha annunciato l'assessore al Piemonte Gianna Pentenero durante un seminario dedicato ai Servizi alla prima infanzia svoltosi giovedì scorso a Torino. La legge regionale risale al 1973 e come spiega l'assessore e va modificata, anche tenendo presente i contenuti, inerenti il tratto 0-6, che sono presenti nella Buona Scuola.

Va precisato che la legge regionale nel tempo ha già subito ritocchi vari con più modifiche, sopratutto tra il 2008 e il 2013, quando si sono rivisti modelli di servizi educativi, orari, calendari d'apertura e metrature per le strutture.
Ora l'assessore annuncia di voler aprire, con tutti i soggetti itneressati, un tavolo di confronto per approdare la nuova legge che da quanto annunciato sembra  stravolgente rispetto ai contenuti oggi scritti.
La strada da seguire indicata dalla Pentenero è quello di un percorso formativo prescolastico da 0 a 6 anni. L'assessore riprende i punti più interessanti e accattivanti della Buona scuola, che per ciò che riguarda questo specifico settore, lo 0-6, non è ancora stata approvata.
La dipartizione economica di finanziamento, in caso d'approvazione, risulta molto interessante sia per gli enti che per i cittadini. Lo Stato sarà chiamato, per la prima volta, a coprire le spese di funzionamento anche per i nidi, con un buon 50%. Agli Enti (regione e comuni) sarà richiesto il 30% mentre le famiglie andranno a  coprire il rimanente 20%. Se qualcuno si stia chiedendo cose significhi quel 20% in numeri è presto detto: in linea di massima un bimbo al nido ha un costa grosso modo 1200 euro mensili. La rette chieste ai genitori dovrebbeo quindi aggirarsi attorno ai 240 euro.