Susanna Mantovani: la cultura dell'infanzia passa dai servizi educativi

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Cronaca cittadina. Si è concluso ieri a Milano il XX convegno Curriculo e Responsabiltà organizzato dal gruppo Nazionale Nidi. Tre giorni per narrare il  complesso e variegato mondo dello 0-6 che attraversa tanti saperi e tanti questioni, non ultime le questioni politiche ed economiche.

Si apre all'insegna del bambino
Il venerdì è stata la giornata più internazionale. Sono stati presentati i risultati di un'indagine Care (Curriculum and quality Analysis and impact review of European Early Childhood education and care) a cui l'Italia ha partecipato con quasi 2500 questionari. I questionari sono stati indirizzati ad educatori, insegnanti e genitori di bimbi di età compresa tra 0 e i 6 anni.  Susanna Mantovani professoressa dell'Università di Milano e relatrice della giornata ci spiega: "I risultati dell'indagine ci hanno restituito un quadro perfino sorprendente. I soggetti coinvolti hanno una visione concorde su quali siano i saperi più importante da acquisire per bimbi dei nidi e delle scuola d'infanzia. Non è un dato scontato! Significa che esiste una cultura dell'infanzia condivisa che con ogni probabilità, è sostenuta e attivata dagli stessi servizi."
E i risultati?
Gli intervistati ritengono che il bambino possa attendere ad apprendere nozioni didattiche e che durante l'età del nido sia più importante un'attenta predisposizione all'apprendimento. Per i bambini tra i 3-6 anni la priorità è imparare una buona relazione con gli altri. L'indagine dimostra che l'approcio all'infanzia nel nostro paese è all'avanguardia. Risultano invece scarse le capacità di autonomia e motorie evidenziando la poca attenzione all'educazione di questi aspetti.
Il Sabato: le commissioni lavoro
Durante la giornata di sabato si sono formati i gruppi di lavoro tematici per discutere diverse questioni. A Palazzo Marino due commissioni si sono posti la domanda: Come mantenere al meglio la governace dei servizi? A parlare si sono succeduti assessori di tanti comuni dello stivale. Questa giornata avrebbe dovuto essere molto animata da ragionamenti operativi. La pedagogista Micol Tuzi del comune di Bologna presente alla discussione ha invece commentato: "Avevamo tutti noi, pedagogisti presenti, aspettative alte rispetto alla giornata. Credevamo che si potesse uscire con un'idea chiara e condivisa, sia rispetto alle priorità, che ai reali problemi a cui siamo di fronte. Pensavamo che si potesse enunciare una strategia condivisa per tentare di risolvere i tanti problemi che i comuni hanno nella gestione dei servizi. Invece è stata una giornata tutto sommato noiosa. Si sono spese tante parole per dire molto poco. Gli assessori hanno detto tante cose condivisibili ma nulla che faccia pensare ad un reale rilancio dei servizi. Pare che tutto sia fermo per quando saranno approvati i decreti attuativi della 107". (Pur non avendo una data certa su cui contare).
Una domenica politica
La giornata conclusiva è stata titolata: "Assumersi le responsabiltà". Una mattinata di dibattito tra esperti del settore e politici. "I punti che si sono messi a fuoco -commenta il Professor Cristiano Gori, tra i moderatori della giornata- sono principalmente due. Da una parte si è ribadito quanto sia importante   l'approvazione della 107 che prevede una riforma di alti principi, un obiettivo a medio o lungo termine. Dall'altra parte c'è la consapevolezza del presente: le iscrizioni sono calate. Questo è un fenomeno del tutto nuovo e a cui non avevamo mai assistito dal 1971 ad oggi. Va affrontato subito e con una certa rapidità." Arianna Saulini di Save the Children ci fa riflettere " E' importante trovare risorse per implementare i servizi, ma è altrettanto importante monitorare e dirigere le economie. Come sono spese? Troppo spesso manca una guida e un monitoraggio. Nel jobs act ad esempio, sono state riconosciute risorse per 4 regioni del sud. La regione Campania non è riuscita ad impiegarle.  Dove sono finiti?". Un buono spunto per un'indagine.
Il convegno è stato concluso con una riflessione e un auspicio lanciato dal gruppo Nazionale. L'auspicio è che presto siano approvati i decreti attuativi della legge 107 e la riflessione è che ad un rilancio di servizi in numeri, ce ne sia uno anche rispetto alla qualità.