Si fa presto a dire scuola

 







Sono 234 le realtà alternative che si affiancano al sistema tradizionale scolastico. La scuola che spesso ci appare, tutta uguale, sta cambiando e si sta diversifica in tanti "prodotti". E' ancora prematuro avere un quadro preciso della situazione e di numeri certi ce ne sono pochi, ma la rete  Tutta un'altra scuola tenta l'impresa titanica. Claudia Benatti  giornalista per il mensile  Terra Nuova coordina una ricerca e tenta una definizione.

Al momento i dati sono questi:
234 realtà diverse dal metodo tradizionale, in questo 234 sono contemplati anche nidi, scuole d'infanzia, scuole primarie, medie e superiori, sia pubbliche che private. Si, perché sfatiamo subito un mito, le scuole che cambiano non sono solo nel privato, ma ne esistono anche nel pubblico. Nei dati proposti nel censimento si trovano tante scuole, anche molte diverse tra loro. Ci sono nidi montessoriani, scuole parentali e anche reti di scuole statali. Tra i "diversi" troviamo: al primo posto le scuole montessoriane: dal nido alle medie per intenderci, rappresentano da sole il 50%, le scuole parentali sono posizionate al secondo posto con un 22%, seguono molto da vicino le staineriane che sono in prevalenza private che accoglie 3200 alunni tra l'infanzia e le medie superiori. Con grande stacco troviamo le scuole libertarie con un 5% e l'educazione parentale con un 3%. Le percentuali che citiamo sono riprese dal grafico elaborato dell'agenzia DIRE che potete trovare qui.
La rete del pubblico
Le scuole pubbliche "diverse" sono tante lungo lo stivale. Alcune si muovono in gruppo o per meglio dire in rete e sono  ad esempio nella Rete senza Zaino un progetto partito dalla Toscana ormai qualche anno fa che oggi comprende 162 istituti. Si contempla anche la rete delle scuole all'aperto di cui abbiamo appena scritto che si accompagnano all'ampia rete di nidi nel bosco.