Come si crea sicurezza al nido?


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Telecamere al nido. Qualche tempo fa il Gruppo Nazionale Nidi si è espresso rispetto all'uso delle telecamera al nido. Lo ha fatto in una lunga lettera aperta scritta della pedagogista Sandra Benedetti che potete leggere qui. "Il tema- mi spiega la Benedetti che ho raggiunto al telefono- è complesso e non si può risolvere in poche battute. Merita attenzione e conoscenza". Oggi sul fronte sicurezza c'è una novità: dalla "semplice" telecamera si è passati all'App. I genitori possono scaricare e vedere le immagini registrate dalla telecamera, mentre i bambini sono al nido. Succede in un solo nido (per il momento) e ne abbiamo dato notizia di recente. Ma cosa comporta emotivamente questo mezzo? E cosa pensano gli esperti e i genitori?

 Ho chiesto a qualche genitore, senza però maturare una risposta univoca. I pensieri sul tema sembrano moltiplicarsi in mille rivoli. Elena mamma che vive nel comasco mi risponde diretta: "Un'App che mi fa vedere le gemelle mentre sono al nido? No grazie! Davvero non saprei quando guardarle e poi per vedere cosa? Non abbiamo mai avuto problemi al nido, ci troviamo benissimo. Le maestre ci spiegano tutto, tutti i giorni. " Iole neo mamma di Lodi, di un bimbo di pochi mesi, articola una risposta meno diretta "Noi abbiamo la fortuna di avere i nonni vicini. Al nido per ora non ce lo mando, ma sapere che ci potrebbero essere telecamere, mi renderebbe più serena. Lo ammetto senza vergogna, ho paura e le notizie sui giornali sono troppe brutte". Chiedo anche ad un papà, Pietro di Cuneo, che ha frequentato il nido fino all'anno scorso "L'app al nido penso sia proprio sbagliata. Noi genitori dovremmo imparare a fidarci di più". A questo punto torno dalla Benedetti che articola una risposta complessa e alternativa. "La sicurezza in un nido si costruisce con tanti strumenti che non possono essere sostituiti da una semplice telecamera. La sicurezza si fonda sulle condizioni di lavoro. E' importante impostare un lavoro d'equipe e di confronto continuo. La sicurezza si basa anche su un buon progetto pedagogico, valutato e condiviso. Si basa sulle compresenze, sui titoli di studio del personale, e sulla formazione, che deve essere di qualità e continua. Una telecamera non può sostituirsi al rapporto di fiducia che si crea nei tanti momenti che il genitore incontra, si vede e si relazione, con gli educatori, i collaboratori e i pedagogisti. Tutto questo non può essere sostituito da una semplice telecamera". 
Un buon nido deve essere realizzato su basi forti e su un buon lavoro diffuso e condiviso. Ma una domanda, tra molte, rimane nei miei pensieri, ed è questa: come può crescere un bambino che ha la consapevolezza di essere sempre osservato? Perché se un genitore vede cosa fa il figlio al nido, potranno mancare la sera a casa, commenti del tipo: "Oggi ho visto che hai strappato il gioco a Marco..." o altri  "Perché hai buttato la pappa per terra?" Quando ci metterà il bambino a abituarsi di essere sempre sotto il controllo di mamma e papà? Ecco  a queste domande inquietanti mi fermo. Riprenderemo il tema in più post, tentando di fornire più spunti di approfondimento, sempre lieti di ascoltare anche i pensieri riflessioni e suggerimenti dei nostri lettori.