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Cronaca bambina. I vaccini sono d’obbligo per frequentare nidi e scuole d'infanzia sia pubblici che privati. La regola vale anche centri genitori e bambini. vediamo insieme un breve vademecum da avere sempre a portata di mano. Le regole descritte sono valide lungo lo stivale e sono ricavate dalle indicazioni annunciate dal ministero della Salute. Facciamo anche riferimento intrecciando le ultimissime notizie rispetto ad alcune regioni che si differenziano per modalità e tempistica. A Bologna da oggi sarà possibile autocertificarsi on-line collegandosi al sito Portale scuola
I vaccini obbligatori
Il numero di vaccini obbligatori dipende dell'età. Per tutti le 4 obbligatorie già imposte per legge: anti-epatite B, anti-tetano, anti-poliomielite, anti-difterite.
Per i nati tra l'01 e il '04, oltre alle 4 vaccinazioni già elencate, sono obbligatorie e gratuite l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia e l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b. Per i nati dal 2005 al 2011, oltre alle 4 vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b. Per i nati dal 2012 al 2016, sempre le 4 obbligatorie e l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b. Per i nati dal 2017 in poi, oltre alle 4 vaccinazioni, dovranno effettuare obbligatoriamente l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’antiHaemophilus influenzae tipo b e l’anti-varicella.
I vaccini raccomandati sono l'anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-pneumococcica, anti-rotavirus. Tutte somministrate gratuitamente. Per il ministero della Salute, il farmaco antirotavirus “è particolarmente importante nei primi anni di vita” per prevenire alcuni tipi gastroenteriti che “possono assumere anche quadri molto severi”. Il ciclo di somministrazioni deve essere completato entro la 28esima o 32esima settimana di vita a seconda del prodotto.
I richiami sono obbligatori Si raccomanda sopratutto il richiamo contro difterite-tetano-pertosse-polio nell’adolescenza, o se trascorsi nove anni dall’ultima dose e per chi non ha ancora compiuto diciassette anni, facili da scordare visto il lungo lasso di tempo richiesto.
Vaccini: operazione di recupero. E' a cura delle Asl e necessita di una valutazione preliminare da parte degli operatori sanitari, che devono considerare diversi fattori l’età del bambino e le sue condizioni di salute, il numero di dosi necessarie a completare ciascun ciclo, l’intervallo di tempo che deve trascorrere tra una puntura e l’altra e la possibilità di associare, nella stessa seduta, più farmaci.
Altre vaccini L’offerta gratuita include l’antipapilloma vi per gli 11enni e anti-meningococcica tetravalente per gli adolescenti.
Per ottenere l’esonero Si può richiedere se il bimbo ha già contratto la malattia per la quale è prevista la profilassi, il dato va comprovato presentando la relativa documentazione. Le vaccinazioni obbligatorie possono essere omesse o differite anche “ove sussista un accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche” attestate dal medico di famiglia o dal pediatra gratuitamente, senza oneri a carico delle famiglie. Anche una malattia acuta, a prescindere dalla sua gravità, con o senza febbre, può richiedere di posticipare la vaccinazione (ma ciò non significa un esonero definitivo).
Quando presentare la certificazione di norma entro il 10 settembre, per accedere ai servizi educativi e le scuole dell’infanzia (incluse le private) entro il 31 ottobre per le altre.
Il controllo degli alunni Spetta ai presidi e agli altri dirigenti scolastici trasmettere alle Asl, entro il 10 marzo, l’elenco degli iscritti, per l’anno scolastico. I genitori possono presentare il libretto delle vaccinazioni o firmare un’autocertificazione. A questo punto i presidi devono inviare i genitori degli alunni non vaccinati o parzialmente vaccinati a presentare la documentazione o attivare le ulteriori azioni previste. Anche in questo caso, Asl ha un ruolo centrale nelle attività di prevenzione. Accertato l’inadempimento, l’azienda provvede ad avviare una procedura, stabilita a livello locale, che consiste innanzitutto nel convocare i genitori dei bambini, rivolgendo loro un invito scritto alla vaccinazione, eventualmente corredato di materiale informativo. Se continuano a non rispondere, mamme e papà vengono nuovamente convocati, tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno, per un colloquio. Nell’ipotesi in cui non si presentino o comunque non facciano somministrare il farmaco al bimbo, la Asl procede alla contestazione formale, con l’avvertimento che sarà loro inflitta la sanzione.
Il costo della multa Oscilla da 100 a 500 euro. E scatta una sola sanzione, a prescindere dal numero di vaccinazioni omesse. In caso di una nuova e diversa omissione dell’obbligo vaccinale (anche per un richiamo non effettuato come previsto dal piano di prevenzione), agli stessi genitori viene invece comminata un’ulteriore sanzione.
Al nido e alla scuola d'infanzia solo se vaccinati! La sanzione estingue l’obbligo della vaccinazione, vero, ma non permette che il bambino frequenti comunque i servizi educativi dell’infanzia, sia pubblici sia privati. E questo vale non solo per l’anno in cui viene accertato l’inadempimento, ma anche per quelli successivi. Salvo che il genitore non provveda.
In Veneto Ci sarà tempo per tutto l'anno 2019-20 per presentare le certificazioni dovute per le iscrizioni a nidi e scuole d'infanzia, così stabilisce il decreto attuativo regionale firmato dal direttore sanitario Domenico Mantoan.
In Lombardia il presidente Maroni aveva annunciato una delibera regionale che consentisse uno slittamento temporale (come ha fatto il Veneto). Ad oggi la delibera non è stata licenziata e durante una conferenza stampa di ieri il Presidente ha ribadito la volontà "Non voler scontrarsi con il Governo" Vedremo se la Lombardia seguirà il Veneto o si fermerà a questa posizione.
In Puglia Basterà presentarsi in farmacia con tesserino sanitario del bambino per avere con un click per ottenere il certificato vaccinale, grazie ad un accordo tra Regione e federfarma.
In Molise è possibile inviare la documentazione tramite mail e consultare il sito messo a punto da Asrem con tutte le informazioni utili su tempi e modalità.