#AsiliNidiGratis #NidiDiQualità


BolognaNidi










Matteo Renzi cerca di dimenticare le dichiarazioni che fece il 2 settembre 2014 quando annunciava con Graziano Delrio di voler aprire Mille nidi in Mille Giorni. (leggi il nostro report qui) Per aprirli, si ipotizzavano necessari 3 miliardi di Euro. Dal 2014 ad oggi i miliardi non si sono visti e i mille nidi sono rimasti uno slogan. Quel che resta sono gli investimenti sui nidi al sud i cui risultati sono a dir poco imbarazzanti (leggi qui) è la legge 0-6 (decreto attuativo 65 dalle legge delega 107). La legge ha chiarito, una volta per tutte, che lo Stato è responsabile economicamente per i nidi ma al momento sono solo parole su un pezzo di carta o poco più. Adesso più che mai andrebbe fatta vivere ma le difficoltà sono tante e i soldi molto pochi (circa 200 milioni) . Intanto la campagna elettorale si avvia e si torna finalmente a parlare e ad accendere i riflettori sui nidi d’infanzia. Vediamo insieme chi dice e promette cosa. 


Dal neo partito Liberi e Uguali di Pietro Grasso, alla lista Civica e popolare di Beatrice Lorenzin al Partito Democratico tutti parlano di nidi
 
#BastaBonusBebè. #SiAsiliNido!

Pietro Grasso leader di Liberi e Uguali afferma di voler ripartire “da un piano per il welfare che ripensi a quanto è cambiata la vita di donne e uomini. Quindi non bonus bebè, ma un piano straordinario di asili e orari flessibili per i genitori” E poi fa un affonda al Pd “Ci vogliono riforme strutturali non una tantum elettorali!” Grasso contesta la politica degli assegni e dei tanti bonus: alla natalità, alle mamma, ai bebè, alle babysitter o ai nidi... 

#AsiliNidiGratis per tutti e tutte
 
Asili gratis è la formula che propone la lista Civica e popolare di Beatrice Lorenzin “Si può fare, ha un costo sostenibile con 1,5 miliardi”. Sottolinea il ministro della salute e dopo una campagna tutta sbagliata a livello comunicativo, sulla natalità, indica il nido come una delle migliori soluzioni per incrementare i bebè nel paese e difendere il lavoro delle donne. 

#NidiAvanti e rilanciamo Assegno sui figli

Il Ministro alla scuola Valeria Fedeli difende l’operato dei suoi: “Abbiamo assegnato 209 milioni ai nidi ora bisogna fare seguire il nostro impegno condiviso per accelerare la realizzazione del sistema”. E al contempo il Partito Democratico lancia l’ipotesi di un assegno universale, inversamente proporzionale al reddito, per ciascun figlio: dalla nascita fino a 25 anni.

#NidiDiQualità

A prima vista le idee sembrano chiare. Quel che i politici, di diversi partiti, dimostrano a tutte le campagne elettorali è un grande interesse verso i nidi. Individuano anche alcuni dei motivi fondanti per cui sarebbe importante averli e incentivarli: il lavoro, le donne e la natalità. Si potrebbe aggiungere che i nidi possono contrastare la violenza sulla donne, possono educare con grande efficacia al gender, possono restituire, a chi li frequenta ottimi risultati scolastici ed è migliore integrato (come ci indicano tanti studi svolti da economisti). Hanno la capacità centrale, molto cara anche a Don Milani, di accorciare le distanze e le diseguaglianze sociali tra ricchi e poveri, che la scuola non pare saper gestire e di cui la nostra società oggi ha più bisogno che mai. In fondo che siano promesse elettorali poco importa: è bello che si torni a parlare di nidi! Sarebbe ancor più bello svecchiare, l’immagine dei nidi, che trapela dalle dichiarazioni dei nostri politici. Perché i problemi che questi servizi stanno vivendo oggi sono tantissimi. Dare i soldi ed aprirne di nuovi non è sufficiente, come ci hanno dimostrato le politiche passate, per garantire un buon nido. E se sappiamo cosa realizza un buon nido, non sappiamo cosa restituisca un nido mediocre nella vita di un bambino.