Ma il sindaco Raggi ricorda la continuità educativa solo per i vaccini?


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Cronaca bambina. I bambini devono poter frequentare asilo e scuola materna anche senza vaccino! E’ la posizione espressa dal sindaco Virginia Raggi in una lettera spedita ieri e indirizzata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al presidente dell'Anci Antonio Decaro. Ma non si tratta solo di una missiva. L'Assemblea Capitolina,  martedì scorso, ha approvato all'unanimità una mozione che afferma la necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa di tutti gli alunni regolarmente iscritti all'asilo nido e alla scuola dell'infanzia anche se non ancora vaccinati. Una notizia davvero curiosa visto sopratutto che, chi la firma la lettera, non pare essere affatto interessata alla continuità educativa in altri contesti. Ma vediamo insieme i fatti.


La critica alla legge

“L'Assemblea- scrive la Raggi - ha ritenuto la mancata vaccinazione non ostativa al prosieguo e alla continuità dell'attività e del percorso educativo considerando quest'ultimo (stesso insegnante, stesso contesto educativo, stessa aula, stessa rete di relazioni socio-affettive) una condizione psicodidattica da garantire a tutti in totale certezza ed assoluta equità". Il sindaco critica la normativa sui vaccini che prevede l’obbligatorietà di 10 vaccini per frequentare nidi e scuole d’infanzia e una sanzione se non in regola entro la fine di marzo per i bambini che frequentano le scuole dell’obbligo. 

La continuità educativa

Il ragionamento del sindaco è semplice, da una parte accusa: pare che “la prima preoccupazione del legislatore non sia tanto il contagio quanto la sanzione amministrativa” e da ciò consegue che : “la necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa per tutti i bambini, se è proprio la legge per prima a spostare l'attenzione sulla sanzione invece che sul possibile esito contagioso sia più importante”.

Le critiche politiche

E visto che siamo vicini delle elezioni non sono mancate aspre critiche, anche da parte del Partito Democratico, che comunque nel voto di martedì scorso ha sostenuto la mozione grillina. 

La continuità educativa non importa quando si chiudono i nidi?

Ma al di là delle elezioni, al di là dei giochi per portate un po’ di voti di qua o di là, al di la del fatto che se la legge sia più o meno corretta, la cosa interessante in questa vicenda è che un politico si ricordi dell’importanza della continuità educativa. Un criterio sempre centrale per la pedagogia, ma quasi sempre scordato dai politici, sopratutto quando chiudono anche in corso d’anno, sezioni di nido e di scuola d’infanzia. Anche a Roma non mancano esempi di chiusure, o di spostamenti di bambini da un nido all’altro, anche con la giunta guidata dal sindaco Raggi, che farà chiudere e ha ostacolato la vita ai nidi convenzionati a favore dei nidi pubblici. In questo caso la continuità educativa non conta nulla?