Bambino di un anno e mezzo fugge dal nido














Cronaca Bambina. Il bambino ha un anno e mezzo e sta bene, anzi, è tornato al nido. L’otto marzo scorso è scappato, in perfetta solitudine, dalla sua sezione ed è stato trovato sulle sponde del lago, nel parco Pertini, poco distante dal nido. Il piccolo fuggitivo è stato notato da alcuni passanti che, trovandolo solo e sporco di fango, hanno chiamato i carabinieri. Il fatto è accaduto l’otto marzo ad Agliana in provincia di Pistoia. Segue a distanza di pochi giorni un altro fatto del tutto simile accaduto in provincia di Bologna (leggi qui). La notizia della fuga è diventa di dominio pubblico da ieri, ed è arrivata ai media tramite i social.


La fuga dal nido 
Non si sa esattamente come si siano svolti i fatti le forze dell’Ordine. Quel che è certo, per ora, è che il bambino ha percorso 200 metri nella mattina dell’otto marzo scorso e dal nido La Margherita è arrivato alle sponde del lago. In quei 200 metri ha attraversatoun tratto di strada arrivato al parco, alcuni passanti lo hanno trovano solo e sporco di fango, e dopo aver tentato di rassicurarlo, hanno chiamato i carabinieri. Le forze dell’ordine accorsi sul posto hanno stabilito che il bambino era scappato, senza che nessuno se ne fosse nel frattempo accorto, dal vicino nido d’infanzia comunale di via Giovanni XXIII. Preso in consegna il bimbo i carabinieri lo hanno riportato al nido, in attesa dell’arrivo dei genitori a cui lo hanno riconsegnato.  
Si apre l’indagine dell’Arma
Immediata l’apertura di un’indagine da parte dei militari dell’Arma, volta ad accertare come quel bambino possa essere uscito da solo dall’asilo comunale e le eventuali responsabilità penali da parte del personale di cooperativa che gestiscono il nido comunale La Margherita. 
La comunicazione della fuga non è gestita
Il fatto è successo giovedì scorso e il Comune convoca una riunione a cui presiede l’assessore alla Pubblica istruzione e i responsabili del nido venerdì sera. Subito dopo la riunione, come facilmente prevedibile, inizia il chiacchiericcio sui social. E la notizia diventa così di pubblico dominio, fra sabato e domenica, senza alcuna comunicazione ufficiale da parte della PA
Proteste e richieste da parte dei genitori 
I genitori, come ovvio, sono scandalizzati, arrabbiati e terrorizzati al pensiero di ciò che sarebbe potuto accadere. E scrivono su fb “Personalmente- commenta un genitore presente alla riunione- ho chiesto che venga messa una persona al controllo delle uscite, ma non mi è stata data una risposta certa. Come è possibile che il Comune non siano responsabili della messa in sicurezza? I bambini si trovano in una struttura che doveva essere provvisoria ed invece dopo 4 anni ancora non sanno dirci per quanto altro tempo i bimbi dovranno stare lì e non c’è una persona che vigila sull’entrata e sull’uscita, non solo dei genitori e dei bambini ma anche di esterni addetti ai lavori!”
Le risposte che l’assessore ha fornito non sembrano aver soddisfatto nessuno. “L’assessore all’Istruzione – scrive un altro genitore – ha garantito che la sicurezza dei bambini è una priorità. La stessa sicurezza con cui nessuno all’interno della struttura si è accorto della sua assenza? La stessa sicurezza con cui io lunedì dovrei lasciare mia figlia per tutta la mattina?" 
La comunicazione tardiva
L'amministrazione scrive una nota, lunedì 12 marzo, in cui informano: di aver avviato un’inchiesta formale presso la cooperativa che gestisce il nido e di voler aumentare il personale di controllo in tutti i suoi nidi. “Nella mattinata di oggi -leggiamo dalla nota- è stato effettuato un sopralluogo dai tecnici comunali, al fine di valutare l'installazione di ulteriori dispositivi che rafforzino le misure di sicurezza già presenti nella struttura, dei quali daremo notizia ai genitori”. Quindi, in attesa di capire come si siano svolti i fatti e come il piccolo sia riuscito ad uscire dal nido, l'amministrazione di Agliana ha deciso come misura cautelativa immediata di introdurre ulteriore personale ausiliario per il controllo dei flussi di ingresso ed uscita dai nidi di infanzia. La nota precisa anche “Qualsiasi attività di miglioramento, così come ogni possibile accorgimento utile che potrà essere apportato anche con i suggerimenti delle educatrici che quotidianamente vi operano, non sono che un valido supporto all'insostituibile e costante attenzione di chi ha in custodia i bambini”.




Fonti