Maestre senza cattedra: sciopero in vista



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Cronaca Bambina I numeri ci raccontano una storia di ordinario caos all’italiana. Succede al sud dove i vincitori di concorso, per lavorare nelle scuole d’infanzia e primarie, sono 6.228 e l’88 per cento non ha una cattedra.



Le regione del sud per numeri

Le scuole dell’infanzia il personale stabilizzato (dati 2017) sono il 17,55 per cento in Campania, il 12,82 per cento in Puglia, il 15,21 per cento in Calabria e il 10,91 per cento in Sicilia (49 assunti su 449 vincitori). Per le primarie i sono peggiori. In Campania è stato assunto l’11,10 per cento di chi ha vinto il bando, in Puglia si scende al 9,34, in Sicilia è l’11,17% e in Calabria l’11,72% .   


Oggi come ieri: ci sono tanti vincitori senza cattedra

La fotografia scattate oggi sull’attribuzione delle cattedre, è praticamente uguale ad una scattata nel 2012. Ci sono tanti i vincitori di concorso senza però una cattedra. Per legge le graduatorie di merito si rinnovano a ogni nuovo concorso mentre le precedenti decadono. Il prossimo bando nazionale è previsto per il 2019. Così chi ha vinto, ma non ha avuto la cattedra, potrebbe anche ritrovarsi senza un lavoro e senza la possibilità di ottenerlo.

La tensioni tra le insegnati

Le maestre che pur non avendo una cattedra e sono iscritte alla Graduatorie di merito si lamentano di essere superate dalle colleghe “arruolate” con la Legge 107 del 2015, trasferite al Nord inizialmente, che hanno poi chiesto il trasferimento al Sud “occupando” i posti messi dal bando. Ma è il risentimento più sentito nei confronti dei diplomati magistrali che hanno invaso le Graduatorie a esaurimento grazie ai Tar. Molte di loro non hanno vinto alcun concorso e non hanno nemmeno la laurea ma un semplice diploma, magari preso anni prima e mai utilizzato. Tra gli aventi i diritto ci sono anche gli iscritti Gae che da anni chiedono riconoscimento senza ottenerlo.
Sciopero in vista per venerdì

Venerdì 23 marzo Cobas-Usb-Anief annunciano uno sciopero con un comunicato “Le scuole si fermeranno durante la proclamazione dei parlamentari eletti”. Anief si batte nuovamente per la riapertura delle Graduatorie Gae a tutti i precari e anche alla tutela dei diplomati magistrali sconfitti al Consiglio di Stato.

Cosa pensa la gente?

Alla notizia apparsa ieri sulla pagine di Repubblica (leggi qui) seguono tantissimi commenti che restituiscono, forse, la visione dei cittadini. I commenti sono tanti. Sono pochi quelli che capiscono il disagio degli insegnati, oppure pur comprendendo le difficoltà, non giustifica Le “lamentele” “alla fine c’è un sacco di gente che si sposta per lavoro” C’è chi ipotizza soluzioni come concorsi regionali, c’è anche chi difende il governo “che assume”. Chi è del mestiere tenta, qua e là, di spiegare il funzionamento dei punteggi, delle graduatorie e degli spostamenti. C’è un singolo commento che pone l’accento sulla qualità educativa che in questo sistema, come nei precedenti, non pare essere garantito. Tra i tanti commenti certo non potevano mancare quelli dai toni vagamente razzisti. Chiudo con una curiosità: il peggior nord preso in considerare è quello che si affaccia sul lago Lario. E nonostante qualcuno tenti un timido elogio al lago e ai monti, non citando Alessandro Manzoni ma Andrea Vitali, la Lombardia rimane il peggior posto dove si possa andare a lavorare un meridionale. Personalmente preferirei, proprio per andare incontro alle maestre, di fare un bando a livello regionale o al massimo con una distanza ragionevole e non da nord a sud.
a scuola davanti a casa mia.