Scuola d'infanzia: addio a luglio si riapre (in anticipo) il 3 settembre














Cronaca Bambina Nuova rivoluzione alle scuole d’infanzia di Bologna. La novità l’ha annunciata ieri la vicesindaco Marilena Pillati. Dal prossimo anno le scuole apriranno prima e più esattamente il tre settembre. E mentre si annuncia l’”anticipo”, che il calendario scolastico regionale consente, viene definitivamente abbandonata la sperimentazione dei centri estivi comunali a Luglio. I centri estivi resteranno, come lo sono stati negli anni passati, a gestione indiretta, quindi gestiti da soggetti privati.


La vicesindaco Marilena Pillati
Ieri al tavolo con i sindacati la vicesindaco ha annuncia la volontà di aprire le scuole al 3 settembre e mettere definitivamente in pensione il progetto dei centri estivi comunali. I centri estivi "pubblici" avevano costi per i genitori, molto vicini a quelli gestiti dai privato e, con ogni probabilità, non hanno avuto nemmeno il successo sperato. Ad ogni modo la Vicesindaco, sulle pagine del Corriere della sera, motiva la scelta con una spiegazione molto razionale “Le sperimentazioni hanno valore, se poi c’è anche una riflessione sugli esiti. Si può anche tornare indietro, avendo tenuto in seria considerazione quello che ci hanno detto gli insegnanti”.
Riapriamo il dialogo

Questa soluzione potrebbe avere più vantaggi sia per l’organizzazione del personale, che per la qualità offerta ai bambini. Nella scuola d’infanzia di Bologna infatti oggi (una delle novità introdotte dell’amministrazione Merola) coesistono due diversi contratti per le maestre: il contratto scuola e quello enti locali. I contratti hanno orari e calendari diversi. Il 3 settembre entrambi i dipendenti sarebbero comunque già presenti a scuola da fine agosto. “Aprire la scuola prima - spiega Pillati- significa avere tutte le insegnanti e questo rappresenta un’opportunità importante per i bambini e per le famiglie. Abbiamo tenuto conto delle criticità sollevate dai sindacati e a questo punto definiremo con loro in che modo fare le attività di programmazione”. La vicesindaco pare così tendere la mano verso i sindacati e i lavoratori anche per riaprire un dialogo che è stato molto difficile e complesso da gestire.
Per i lavoratori cosa cambia?
Ma non cambia solo il calendario ma anche l’orario di lavoro. La direttrice dell’Istituzione Miriam Pepe annuncia che cambierà anche l’orario di lavoro che sarà più flessibile e concordato dallo stesso gruppo educativo delle scuole e non più in modo rigido dagli uffici.
E i sindacati?
Micol Tuzi delegata rsu per CGIL fa una breve riflessione “Sarebbe stato opportuno avere un po’ di preavviso per programmarlo” Tutti i cambiamenti apportati ai servizi educativi, in questi anni, sono stati, al di là dei risultati più o meno apprezzabili, repentini e non troppo condivisi. E di nuovo l’Amministrazione annuncia un mutamento senza troppa condivisione e in tempi strettissimi. La vicesindaco assicura anche che scriverà a tutte le famiglie, che sono 5mila e punta dritto al 3 settembre. Le sigle sindacali di fronte all’annuncio sembrano compatte “non ci sono i tempi per organizzare tutti lavoratori” e rilanciano una mediazione a breve. Infine c’è una domanda che rimane aperta ed è: cosa ne pensano le famiglie? Per ora rimane una domanda vedremo di approfondire a breve.