Cronaca
Bambina Ricomincia
il braccio di ferro tra sindacati e la giunta guidata dal
sindaco Merola. La
vicesindaco Marilena Pillati annuncia di voler anticipare l’apertura
delle scuole d’infanzia al 3 settembre, i sindacati rispondo "almeno il 5", nel mentre i genitori che contattiamo sembrano più che altro indifferenti.
I sindacati
"Non si è aperta alcuna discussione, si è annunciata la scelta". Protestano in una missiva
indirizzata ai responsabili Ies e motivando il loro stop con
questioni organizzative. L’anno scolastico 2017-2018 si conclude il 31 agosto e fino a quella data nulla è dovuto. E se così
è, rimane il fatto, che prima del 5 settembre non si riuscirà ad
organizzare il personale per l’apertura della scuola. Le sigle organizzative propongono poi di far cominciare la scuole in maniera più soft, con mezze
giornate che potrebbero finire alle 14 . Oltre alla data le
critica, da parte dei sindacati, piovono copiose. Cisl sottolinea
come manchi una progettazione rispetto all’organizzazione del
lavoro che da molti punti di vista langue (leggi qui) mentre Sgb fa
una dura critica rispetto alla generale gestione dell’Istituzione.
La risposta da
parte del comune
La data rimane il 3
settembre e pur prendendo in considerazione un
inizio “morbido” con orari ridotti, pur prevedendo delle mezze
giornate, la data rimane il 3 settembre .
Ma i genitori
cosa pensano?
Intanto
raccolgo
impressioni da parte dei genitori. E
anche questa volta, come
mi capita spesso, le
valutazioni sono diverse, ma
il clima che si
respira è di
generale indifferenza mista a incredulità “Ma davvero?” Risponde
Roberta che ha
una bambina di due anni nel
passeggino e un maschietto, Diego, che tiene per mano. “A
me cambia poco.
Se la
scuola apre una settimana
prima significa che farò a
mano della baby
sitter, che comunque tengo
per tutte le evenienze. Ci dovremmo
accontentare
di sette giorni in più anche
se ce ne vorrebbero tanti altri...”
Chiara mamma di una
bambina di cinque anni mi risponde con gli occhi sgranati “Da
quando? Non
lo sapevo? Avevo capito che
il comune
non avrebbe più organizzato le scuole estive, ma non sapevo
niente altro. Comunque
ben venga! Secondo me
le
scuole dovrebbero sempre essere aperte. Noi genitori abbiamo bisogno.
Non
facciamo tre mesi di
vacanze...Ormai
è tutto un lavora, lavora!”
Nicolas
è il papà
di un bimbo di 4 anni e uno di sei “Ho
letto ieri la notizia sui
giornali. Francamente non mi pare una “rivoluzione” come è
stato detto. Una
settimana prima cosa ci
cambia! Mi
chiedo invece se si rendano
conta delle vere esigenze delle famiglie e dei bambini. Invece
di aprire
qualche giorno prima le scuole,
sarebbe
stato meglio offrirci campi
estivi ben fatti a prezzi
onesti. Mandare due bambini ai centri è un salasso, oppure ti devi
accontentare dei
dopo scuola dei
preti che costano poco e valgono ancor
meno”