Telecamere nei nidi? La Fism si oppone. Scontro in Regione

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Cronaca Bambina Si rischia uno scontro diretto tra le scuole paritarie Fism e la Regione Lombardia. Il problema qual’è? La regione, durante il consiglio regionale di martedì scorso, ha approvato una mozione che incentiva l’installazione di telecamere negli asili nido. E per essere accreditati al sistema, nei nidi e nelle scuole sarà richiesta la telecamera. Ma la Federazione italiana scuole materne (fism) che raccoglie sotto di sé tantissime realtà educative si oppone.




Toglieremo la convenzioni
“Andremmo allo scontro – commenta Massimo Pesenti, presidente Adasm-Fism Brescia sulle pagine del quotidiano Il Giorno– penso che toglieremo le convenzioni». E se le scuole e i nidi del circuito Fism dovessero davvero togliere le convenzioni le ricadute sarebbero molto pesanti soprattutto per le famiglie. Sono molte le scuole materne gestite da Fism in tutta la regione. Il No alla telecamere nei servizi non è una scelta dell’ultima ora. La Fism si era già espressa sulla questione asserendo che le telecamere nei servizi sarebbero “una sconfitta per l’intero sistema scolastico italiano”.
 
Nidi gratis
Pesenti spiega poi altre difficoltà incontrate. “La misura Nidi Gratis è ottima perché ha aperto la possibilità di accedere ai nidi a molte più famiglie. Il problema è che la Regione paga tutti gli importi a fine anno scolastico. Vuol dire che gli asili, per dieci mesi, devono fare da banca alla Regione, indebitandosi per pagare le spese correnti”.

Mancanza dei contributi statali
La Federazione non gode di ottima salute. Anche l’offerta privata è in crisi e per diversi motivi. Molte scuole Fism sono in difficoltà dal mancato aggiornamento dei contributi statali (fermi dal 2000). Diversi comuni “per motivi ideologici” e per il calo delle nascite hanno registrato meno iscritti. Alcune scuole hanno inoltre chiuso dopo l’apertura di sezioni statali.

Legge ZeroSei una proposta
La legge 0-6 prevede che i comuni si dotino di un coordinamento di tutti i servizi per la prima infanzia. E su questo punto Presenti avanza un’ipotesi “Potremmo candidarci con questo ruolo, nei comuni meno attrezzati”. 

Il sistema delle scuole cattoliche in Italia
Secondo i dati emersi dal XIX Rapporto sulla scuola cattolica in Italia le scuole cattoliche sono oltre 8.300, due terzi di tutte le paritarie, con 54 mila insegnanti e 611 mila alunni di cui 31 mila con cittadinanza non italiana e 7 mila disabili. Il record di presenze di scuole cattoliche è al Nord nonostante siano stati esclusi dai conteggi al Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. Solo il nord ne “raccoglie oltre il 57,9% (4.821). Il 16% (1.328) sono al Centro e il 26,1% (2.173) sono al Sud e nelle isole. In particolare La Lombardia è al primo posto per istituti cattolici con 1.963.