Vaccini: cosa fare per iscrivere i bambini a nidi e materne? Una circolare Miur fa chiarezza










Cronaca Bambina La questione vaccini dopo la pubblicazione della circolare Miur-Ministero della Salute sembra ormai essersi chiarita. Ieri anche la regione Emilia Romagna con un comunicato ha spiegato passo passo cosa fare per iscrivere i bambini ai servizi. Le regole della regione sono valide in tutte le regioni dove esiste un’anagrafe sanitaria. Vediamo insieme.

Cosa è previsto per il 2018/19 a livello nazionale?

In attesa dell’approvazione alla Camera del decreto milleproroghe, che rinvia al 2019/20 il divieto di ingresso per i bambini non vaccinati nei nidi e nell’infanzia per l’anno che si avvia il 2018/19 sarà sufficiente presentare un’autocertificazione, senza alcuna documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione, il differimento, l’omissione o la prenotazione dei vaccini. Poi vedremo le differenze tra le regioni.

A chi vanno le responsabilità dell’autocertificazione?

Le responsabilità di quanto dichiarato ai servizi educativi sono esclusivamente dei genitori dichiaranti (quindi anche in caso dei servizi privati non ricadono sui gestori dei servizi)

I Controlli a chi spettano?

Le dichiarazioni dei genitori saranno sottoposte alle verifiche secondo quanto previsto dal DPR n. 445/2000. In sostanza “chi dichiara il falso ne risponde penalmente”.

Le Regioni con anagrafe vaccinale

I controlli delle dichiarazioni dei genitori saranno più semplici e i piccoli studenti delle regioni in cui è stata istituita l’Anagrafe vaccinale regionale. Questo perché le strutture hanno già inviato gli elenchi degli iscritti all’ASL competente per territorio. Così prevedeva la procedura prescritta dalla legge n. 119/2017, che li ha restituiti con gli esiti delle verifiche.

E nelle Regioni senza anagrafe?

La situazione nelle Regioni in cui non è stata ancora istituita l’Anagrafe vaccinale è differente. Qui i controlli potrebbero essere meno agevoli e i tempi più lunghi.
Quali sono le regioni con anagrafe certificazioni?

Le regioni sono: Veneto, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna Toscana, Marche, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta, Trento e Bolzano. Qui i genitori non devono consegnare la documentazione: è la Asl ad avvisare gli inadempienti che hanno tempo fino a fine mese per mettersi in regola.

La regione Emilia Romagna

L’assessore alla sanità della ER Sergio Venturi fa sapere che i controlli sulle autodichiarazioni possibili grazie all'anagrafe vaccinale regionale e le coperture in crescita. L’assessore dichiara “Nel decreto Milleproroghe approvato al Senato è previsto il rinvio di un anno dell’obbligo di vaccinazione, misura che ci vede ovviamente contrari. Ma se venisse confermato con il via libera della Camera allo stesso testo, il quadro cambierebbe. In quel caso, in Emilia-Romagna varrebbe comunque la legge regionale e ai nidi potranno avere accesso solo i bambini vaccinati. Non possiamo infatti permetterci di vanificare gli straordinari risultati raggiunti dopo aver approvato una legge che, lo ribadisco, garantisce la salute dei più piccoli, soprattutto di quelli più indifesi”.