Educazione sessuale? Iniziamo dall'asilo




















Pensieri e parole Solo di recente la Svizzera ha introdotto l’educazione sessuale all’asilo. In Olanda invece si fa da tempo, e anzi è una materia obbligatoria anche per i bambini che di solito non frequentano l’asilo. A 4 anni un bimbo olandese sa esattamente come nascono i bambini e le differenze tra una femmina e un maschio. Nei paesi scandinavi non ne parliamo proprio il tema è scontato. I bambini sanno tutto sul sesso e riproduzione e anche cosa significa innamorarsi o quali confini ha un’amicizia. E in Italia?


Educazione sessuale: come e perché?

In Svizzera si comincerà a parlare di educazione sessuale all'asilo. È previsto dalle raccomandazioni operative elaborate dal Gruppo di lavoro per l'educazione sessuale (GLES). La scelta è partire dalla scuola dell'infanzia per costruire una cultura dell'educazione sessuale sin dall'inizio della scolarizzazione. Se all'età di 4-6 anni i bambini mostrano interesse per le tematiche legate alla sessualità allora si comincia a dar loro risposte scientifiche.  
 Così il bambino all’asilo potrà aver chiaro le differenze tra maschio e femmina e potrà nominare correttamente le parti del corpo umano. Alle elementari si approfondisce il tema spiegando le funzioni degli organi genitali in rapporto alla sessualità, alla gravidanza e alla nascita. In Olanda l’educazione sessuale si fa fin dagli anni ‘70. Si parte dall’asilo e si continua per tutto l’arco scolastico affiancando educazione sessuale a educazione affettiva. In generale in tutta Europa si fa educazione sessuale, anche in Grecia, paese spesso ritenuto retrogrado, fa regolarmente educazione sessuale… Il Regno Unito si è adeguata qualche anno fa rendendo la materia d'obbligo fin dall’infanzia.

E in Italia?

In Italia invece le cose sono molto diverse. Non solo non si comincia all’infanzia, ma spesso non si affronta proprio il tema. E questo nonostante tutti gli esperti rimarchino come la mancanza di educazione sessuale faccia danni. 
 Un’educazione sessuale insufficiente porta ad un aumento del tasso di gravidanze in età adolescenziale, ad una maggiore quantità di persone che soffrono di malattie sessualmente trasmissibili, compreso l’Aids.  
 Mentre  l’educazione sessuale fa bene, sono i fatti a dimostrarlo: l’Olanda ha il più basso tasso di gravidanze in età adolescenziale in Europa... 
 L'Italia è rimasto uno dei pochi Stati membri in cui l’educazione sessuale non è obbligatoria e questo nonostante siano state avanzate diverse proposte di legge nel tempo mai approvate. Nel mentre manca formazione, manca un corpo docente preparato in materia e spesso manca la volontà di dar risposte corrette ai bambini. Perché ancora oggi la credenza più diffusa è che ogni genitore debba affrontare il tema quando lo riterrà più opportuno. Non sappiamo con quali parole e con che tempi affronteranno lo faranno, quel che certo è che affronteranno il tema in modo privato senza il confronto collettivo con altri bambini che solo una classe e o una sezione può dare.