Intervista
a... Ma
il Sindaco Raggi sta
lavorando bene a Roma per ciò
che riguardi i servizi
educativi ZeroSei? Con
questo post cominciamo una
piccola indagine. partiamo ascoltando la voce dei
sindacati, per capire
se le cose stanno davvero
cambiando e sopratutto come stanno
cambiando. A due anni
dalle elezioni è possibile capire
almeno che aria tira nella capitale.
Oggi incontro Claudia Bruschi
delegata per i sindacati USB
e nostro punto di riferimento in città da tempo.
Claudia come
stanno oggi i servizi educativi romani?
Abbiamo raggiunto un primo e importante obbiettivo. Oggi tramite un piano straordinario d-assunzione sono state stabilizzate oltre 1300 educatrici. E’ stata una grande battaglia sindacale che ha portato buoni frutti.
Abbiamo raggiunto un primo e importante obbiettivo. Oggi tramite un piano straordinario d-assunzione sono state stabilizzate oltre 1300 educatrici. E’ stata una grande battaglia sindacale che ha portato buoni frutti.
Grazie al sindaco
Raggi?
Grazie al ministro Madia (governo Renzi) che ha dato la possibilità agli enti locali di assumere. Grazie al sindaco Raggi che ha colto questa opportunità politica.
Grazie al ministro Madia (governo Renzi) che ha dato la possibilità agli enti locali di assumere. Grazie al sindaco Raggi che ha colto questa opportunità politica.
Prima com’era
la situazione?
Davvero molto grave. C’ era molto precariato nei servizi e ad una
certo punto si era ventilava anche l’ipotesi di perdere il lavoro.
Essere assunti ha significato molto e non solo per le lavoratrici ma
per la qualità stessa del servizio. Stabilità significa qualità,
le due cose vanno di pari passo.
Uno dei grandi problemi a Roma era anche il rapporto numerico che
spesso non era rispettato. E oggi?
Con
le piante organiche complete il problema non si è
più
presentato.
Quindi tutto bene?
Le cose sono migliorate, ma non tutto va bene. Oggi c’è un grande
problema per le scuole d’infanzia.
Dove succede che?
Mancano
di supplenti. E
siamo solo a ottobre. Tra poco le cose saranno
all’emergenza.
Altra novità con
la:
Raggi i nidi convenzionati chiudono e aprono i pubblici.
Esatto. La giunta ha controvertito la tendenza che era in atto da
anni. I nidi aprivano solo in convenzione o in concessione. Oggi dopo
anni aprono nidi pubblici. Di recente stato inaugurato un nido
comunale chiuso da anni al V municipio, un quartiere, particolarmente
popoloso e di periferia.
Ci sono altri problemi da evidenziare?
Si, certo si dovrebbe rivedere l’organizzare il servizio.
Come?
Ad esempio alleviando i carichi di lavoro. Molto personale lavora
fino a sette ore giornaliere frontali, quindi a diretto contatto con
i bambini. E’ troppo.
Altro?
Si dovrebbe contenere il rapporto numerico tra educatore e bambino.
Oggi è di 1 educatore ogni sette bambini nei nidi, e di 1 ogni 25
nelle scuole d’infanzia.
La regione non sta lavorando per riscrivere la
normativa?
Stava. Ora è tutto piuttosto rallentato.
Sulla formazione come siamo messi?
Rispetto alla formazione c’è ancora molto da lavorare. Al momento
non si vedono miglioramenti.
Altri cambiamenti?
Abbiamo appena finito di lavorare alla modifica del regolamento
ZeroSei è stato un percorso lungo e complesso concluso a luglio. Per
ora non abbiamo potuto verificare alcun cambiamento, vedremo.
Infine la manutenzione degli edifici è efficiente?
Non direi proprio. Anche rispetto a questo fronte c’è molto da
lavorare. Sia per la manutenzione ordinaria, quella di tutti i giorni
che per quella straordinaria. Sono molte le strutture dove c’è
ancora l’amianto. Da fare c’è ancora molto.