Come stanno i nidi e le scuole d’infanzia sotto la guida del sindaco Raggi? Parola ai nidi convenzionati

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Intervista a… Come stanno i nidi sotto la guida il sindaco Raggi? Oggi continuiamo la nostra piccola indagine a Roma Capitale. Dopo aver ascoltato l’intervento dell’educatrice e rappresentante sindacale per Usb Claudia Bruschi (leggi qui) la nostra narrazione con Valentina Delle Grotti del nido convenzionato Anghingò. Lei fa parte di una rete di nidi convenzionati che si sono coordinati sotto il nome di Onda Gialla e che nel tempo abbiamo già incontrato in più occasioni. Valentina non ha mezzi termini e punta dritto: “le elezioni sono state vinte inasprendo i toni e alimentando una vera e propria guerra tra poveri”. Andiamo a capire meglio il suo sguardo sul sistema.


Quali novità ha portato la giunta Raggi?
A mio parere poche. Stanno disperdendo, già da anni, quello che di positivo si era costruito nel tempo a Roma capitale.

Come?
In tanti modi. Mancano indicazioni e comunicazioni dagli uffici competenti. Ci sentiamo abbandonate sia dal dipartimento, che dai poses... In generale si respira aria di menefreghismo, non solo da parte di chi sta ai vertici politici, sindaco e assessore, ma anche dai consiglieri, dagli amministratori.

E’ sempre stato così?
L’anno scorso c’erano continui controlli e una burocrazia sfinente. Quest’anno c’è un silenzio assordante. Qualche PEC e poco altro.

La formazione funziona bene?
Non abbiamo notizie in merito, nemmeno su questo versante. La formazione che facciamo, nei nidi convenzionati, la paghiamo di tasca nostra. Quest’anno non abbiamo avuto nemmeno richiesta di dimostrare la formazione interna. L’assessore ha annunciato incontri tra nidi a gestione diretta e indiretta ma al momento si tratta di un annuncio.

Sarebbe importante incontrarsi?
Certo, è l’unico modo che abbiamo per lavorare davvero in rete e fare sistema. Prima ce n’erano molti, poi si sono fermati, con Marino si è ripreso un po’ e ora è di nuovo tutto fermo.

C’era era una buona formazione?
Negli ultimi tempi, non direi proprio. Molto spesso venivano psicologi a formarci. Erano persone preparate nella loro materia, ma poco competenti in fatto di servizi educativi... ad ogni modo personalmente ritengo che lo psicologo non possa sostituire il pedagogista. Lo psicologo rispetto al bambino ha comunque uno sguardo analitico non educante. Ci vogliono pedagogisti!

Quanti nidi in convenzione hanno chiuso dopo la modifica d’iscrizione? (leggi qui)
Non ho i numeri. Ma sono tanti ad aver chiuso e tanti fanno fatica a rimanere aperti. Del resto sono tantissime le responsabilità che abbiamo a fronte di guadagni sempre più risicati. Ci chiedono di rendere per 100 ma ci pagano per 70...

C’è attenzione e investimento sulla continuità educativa zerosei?
Bella domanda. Ho trasformato il mio nido, durante l’estate, in servizio zerosei così che il bambino, volendo, possa continuare la sua formazione nella medesima struttura nonostante abbia informato gli uffici competenti, non ho riscontrato alcun interesse nessuna domanda da parte degli amministratori.

In generale tra nido e scuole c’è dialogo?
Direi di no. E questo l’ho sperimentato sulla mia esperienza personale, quando mia figlia, è entrata in una scuola d’infanzia ha trovato un altro mondo. Tanta plastica, che al nido abbiamo totalmente eliminato, tanti giochi prefabbricati, mentre nei nidi, normalmente, i giochi li realizziamo artigianalmente e a scuola la nanna non si fa più…

Ma i bambini che vanno all’infanzia sono più grandi e autonomi…
Un conto è l’autonomia, un conto è uno stacco tanto forte da un sistema all’altro. In un’estate un bimbo non cresce tanto da poter affrontare un passaggio così netto. E al dà di questo, manca proprio continuità educativa: perché alla scuola dovrebbe andar bene usare il bicchiere di plastica quando al nido il bambino ha imparato ad usare quello di vetro? Il vetro al nido è stato introdotto anche per questioni educative oltre che ecologiche. Come ci insegna la Montessori usare il vetro consente al bambino il controllo dell’errore. E per quel che ho potuto verificare con l’esperienza funziona! Perché allora tornare indietro?