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Intervista a...Come
stanno i nidi e le scuole d’infanzia a Roma sotto al guida del
sindaco Raggi? Con oggi siamo arrivati alla terza risposta. Dopo aver ascoltato la voce di una educatrice del pubblico (leggi qui) e una del nido convenzionato (leggi qui) ascoltiamo la voce dei
genitori. Oggi incontro Adriano Sias. Lui è genitore e
portavoce di Ge.ro.ni.ma (genitori Roma nidi e materne). I nidi e le scuole d’infanzia li
conosce molto bene e ha una visione molto attenta della situazione.
Come stanno nidi
e scuola a Roma?
Non si può dire che
con la giunta Raggi la salute del sistema sia migliorato.
Eppure il sindaco
ha assunto tante educatrici nei nidi pubblici (leggi qui)?
E’ vero l sindaco
Raggi ha assunto tante educatrici, assunzioni già predisposte
dall’assessore Rossi Doria precedente alla giunta Raggi.
E poi?
Si è assunti e poi
si è perso lo slancio e c’è stato immobilismo.
Eppure si è
assunto…
Certo verissimo, ma
è bene dire che se non si assumeva si chiudevano i servizi. Ormai le
iscrizioni erano state fatte dai genitori e se non si fosse
stabilizzato il personale si sarebbe davvero chiusi i servizi.
Per i resto
lavorano bene nidi e scuole?
Difficile rispondere
in modo omogeneo.
Perché?
Per tanti motivi
primo tra i quali, coem ci racconta anche l’ultimo report di open
Polis e Con i Bambini: mancano i dati. Se mancano i dati è difficile
capire la salute dei servizi, capire quali sono i reali problemi,
difficile capire che politiche si possono applicare per intraprendere
una direzione migliorativa…
Cosa possiamo
dire con certezza?
Possiamo dire che i
servizi a Roma sono distribuite male, ci sono certe zone privi di
servizi altre bene fornite. Questa è una certezza.
Molti genitori
lamentano che oltre alle rette, nidi e scuole, chiedono in continuo
contributi.
E’ assolutamente
vero. E questa verità scoperchia un problema enorme.
Che è?
La multiservizi.
Un’azienda partecipata con oltre 4600 dipendenti. Che rispetto ai
nidi e scuole dovrebbe occuparsi di fornire materiale, fare piccole
manutenzioni...ma oggi l’azienda è fuori controllo. In alcuni
minucipi si stima che i servizi che dovrebbe fornire non sono svolti
per oltre il 70%. Il bando è scaduto da oltre 4 anni e nessuno è
riuscito a trovare una soluzione ne’ Marino prima, ne’ la Raggi
poi.
E quindi?
Quindi i servizi
chiedono ai cittadini di sopperire. Quindi i bambini non escono a
giocare nei giardini perché non c’è il personale per curare il
verde pubblico, quindi oggi il cuoco della scuola lavora a scuola
domani lo mandano a lavorare al cimitero... Siamo alla confusione
costante.
La modifica ai criteri d'iscrizione che ha apportato la giunta Raggia rispetto ai nidi come è percepita dai genitori?
Certo non ha favorito le famiglie...in realtà non ha favorito nemmeno i nidi pubblici. Ha sfavorito i solo convenzionati. E penso che alla lunga da questa "guerra" tra gestione diretta e indiretta favorirà solo i nidi privati.
O gli abusivi...
Appunto. Francamente questo è stato un passaggio che non ho capito. Forse si tratta di pura demagogia, tanto per dire che c'è un impegno per il pubblico che però non è reale.
La modifica ai criteri d'iscrizione che ha apportato la giunta Raggia rispetto ai nidi come è percepita dai genitori?
Certo non ha favorito le famiglie...in realtà non ha favorito nemmeno i nidi pubblici. Ha sfavorito i solo convenzionati. E penso che alla lunga da questa "guerra" tra gestione diretta e indiretta favorirà solo i nidi privati.
O gli abusivi...
Appunto. Francamente questo è stato un passaggio che non ho capito. Forse si tratta di pura demagogia, tanto per dire che c'è un impegno per il pubblico che però non è reale.
Come vive il
Sistema ZeroSei a Roma?
A Roma sono perle rare. Il resto è una chiacchiera. Lo zerosei non
vive. Non è diffuso e non interessa. La scuola d’infanzia che
frequenta mia figlia è di fianco ad un nido. Basterebbe aprire un
muro tra le due strutture e assumere delle maestre per farlo vivere
come servizio zero-sei. Eppure tutto è fermo e il disinteresse è
alto.
Qual’è il
maggiore problema?
Direi la poca formazione del personale amministrativo.
Altro?
Il disinteresse verso un sistema molto complesso e delicato. Roma ha
420 servizi, ogni servizio è diverso e ha una diversa qualità, a
volte anche molto diversa. Ogni municipio ha una realtà differente,
c’è insomma una complessità davvero grande da gestire. Per
riscrivere il regolamento dei servizi sono stati svolti 4 incontri di
tre ore, credo sia un esempio chiarificante. Come fare solo a capire
la complessità del sistema in un tempo tanto ridotto?
Quindi c’è
poco interesse?
Direi che c’è un vergognoso menefreghismo. C’è stata molta
propaganda molti annunci in campagna elettorale che è seguita da
pochissima sostanza. Da cinque anni c’è un nido nuovo nel nostro
municipio che aspetta di essere collaudato. E’ chiuso da cinque
anni e non sono state pianificate le assunzioni, Questo è il reale
interesse per i servizi educativi romani. L’indifferenza?
L’inerzia?
C’è qualcosa
di buono?
Si, ci sono nidi e scuole, che sono vere eccellenze, isole
felici...ci sono energie, c’è interesse, ci sono persone molto
impegnate sul tema, che svolgono e organizzano attività molto belle.
Purtroppo per ora non c’è coesione, non c’è alleanza, ma
l’energia c’è e non è detto che le cose debbano sempre andare
avanti così.