Cronaca Bambina In un panorama di conformismo c’è
chi dice no e prende una posizione molto precisa. Si tratta del
pedagogista Daniele Novara che boccia senza mezzi termini la legge
appena approvata sull'uso delle telecamere nei nidi. Più che la
posizione in sé a risultare particolarmente interessante e utile ad
un dibattito costruttivo, sono le motivazioni con cui accompagna
questo secco NO.
Perché No?
In buona sostanza il “No” di
Novara parte da un’ovvietà: installare una telecamera significa
non fidarsi del personale che ci lavora. Oltre a bocciare il
pedagogista rilancia l’attenzione su alcuni temi molto delicati e
complessi. Le sue indicazioni sono altrettanto semplici: si dovrebbe
ripartire dalle selezione e dalla formazione continua del personale.
La legge in Emilia Romagna
Sul reclutamento oggi
c’è poco o niente. Solo la regione Emilia Romagna ha preso in
considerazione alcuni principi nell’ultima legge sullo ZeroTre.
(leggi qui)
Novara dichiara
Da anni il pedagogista si spende per
spiegare i motivi per cui le telecamere non sono una soluzione. Potete
leggere e farvi un'idea più approfondita leggendo questo articolo di
Avvenire (qui)
e quest'ultima intervista a Vita e (qui)
"Una cattiva scuola resta tale anche
con le telecamere. Occorre battersi per una scuola migliore con
insegnati preparati piuttosto che aspettare al varco i loro eventuali
sbagli"
“Io mio nipote di certo non lo mando in un nido
con la telecamera”.
“I maltrattamenti purtroppo capitano in tutto il
mondo, ma noi gli unici a pensare di risolverli con le telecamere: o
siamo i più furbi o siamo i più cretini”