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Cronaca
Bambina Educatori
e
maestri e
tutto
il personale impiegato in professioni educative e di cura, saranno
sottoposti a valutazione attitudinale per lavorare sia
nei
nidi che
nelle
case di riposo.
Lo
prevede il disegno
di legge, inseme
alle tanto discusse telecamere
si
prevede infatti anche l’introduzione della
valutazione
attitudinale
per il personale. Il
DdL
n. 897
trasmesso al Senato delega al Governo la materia relativa
alla formazione
del personale
di servizi educativi per l’infanzia, delle scuole materne e delle
strutture di carattere socio-sanitario e socio-assistenziale per
anziani
e disabili.
Valutazione come?
Educatori, maestri, infermieri, OSS ma anche il personale non docente di asili nido e alle scuole dell’infanzia per poter poter accedere alle professioni cosiddette educative e di cura, dovranno superare una sorta di valutazione attitudinale. Il test sarà effettuata sia al momento dell’assunzione che successivamente a cadenza periodica.
Valutazione perché?
L’obiettivo è non prevenire i casi di maltrattamento a danno dei bimbi ma anche la prevenzione della salute psichica del personale, lavoratori particolarmente esposti al logorio psichico e soggetti alla sindrome del burnout.
Percorsi di formazione
Il ddl prevede anche percorsi di formazione continua per educatori, infermieri e insegnanti di asili nido. L’approvazione alla Camera della proposta di legge (prima firmataria l’On. Annagrazia Calabria di Forza Italia)
E il decreto attuativo?
Dopo l’approvazione, entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il MIUR e il Ministero della Salute dovranno adottare un decreto legislativo che definisca: le modalità per la valutazione attitudinale per l’accesso alle professioni educative e di cura, le modalità di formazione obbligatoria iniziale e permanente del personale che lavora nei servizi educativi e nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità, a carattere residenziale, semiresidenziale o diurno.
Cosa cambierà per i lavoratori?
Per tutto il personale che lavora nel settore, sopra indicato, potranno lavorare soltanto se supereranno quello che sembra un vero e proprio test psico-attitudinale. La valutazione dell’idoneità sarà effettuata sia all’assunzione che con cadenza periodica. Oltre a prevenire i casi di maltrattamento, lo scopo della legge secondo i promotori, è tenere sotto-controllo eventuali casi di logoramento psico-fisico dovuti allo svolgimento del lavoro. Sono previsti anche percorsi di ricollocazione per il personale giudicato non idoneo.