Finiti i fondi Europei il nido chiude











Cronaca bambina La Gara per la concessione dell’Asilo va deserta e il nido chiude. Succede a Pulsano, comune di provincia di Taranto, dove il nido aperto solo qualche anno fa, nel 2012, chiude i battenti. Come da copione. Finiti i soldi erogati dall’Europa e destinati al sud, per aumentare i servizi educativi, il nido chiude. Una voce si alza a denunciare la situazione ed è quella della consigliera Paola Attrotto del gruppo Sinistra italiana/Liberi e Uguali.




La consigliera denuncia
A seguito della Gara per la concessione dell’Asilo Nido a Pulsano, andata deserta, il servizio è chiuso, i bimbi non hanno voce, non hanno una casa garantita dal Comune”.
Il nido era nato nel 2012. Dal 2015 al giugno 2018 il servizio è stato finanziato tramite fondi PAC, appositamente stanziati. (leggi qui la nostra indagine). Terminati i fondi il nido chiude come già profetizzava il capo Prefetto Silvana Riccio (leggi qui l’intervista) che scriveva nel 2013
Si evince che le risorse del PAC, per quasi il 50 % vengono destinate a servizi temporanei strettamente legati alla durata delle risorse che ne consentono la gestione”.
Questo nido in particolare avrebbe potuto avere diverse possibilità?
Secondo la consigliera Attrotto, sì. Avrebbe potuto evitare la chiusura affidando il servizio ad una ditta esterna, integrando con fondi propri e alleggerendo il carico della retta all’utenza, passando ad una gestione privata, o ancora, gestendo il servizio direttamente. E invece?
I costi del nido
“L’importo annuale dei costi del nido in concessione sono stati di circa 158 mila euro, e sono stati stanziati dai fondi Pac. L’amministrazione ha poi ipotizzato l’eventualità di una gestione diretta con una spesa di circa 59 mila euro annui garantendo un servizio minimo. Ma dal capitolato della gara recentemente andata deserta, si evince che l’ente comunale non ha offerto nessuna integrazione economica al servizio: l’amministrazione per il nido non ha stanziato un euro”! E la gara, con ogni probabilità, non appetibile, è andata deserta e il nido ha chiuso.
Ma al sud i nidi piacciono?
Come in molti altri comuni succede quel che era prevedibile. I fondi PAC sono stati spesi per realizzare ben poco. Avrebbero dovuto avviare nuove attività educative pubbliche sia a gestione diretta che indiretta, per recuperare le tante povertà educative e per incrementare il poco lavoro delle donne... Purtroppo gli obbiettivi sono venuti meno in una sorta di imbroglio all’italiana. E se teoricamente i fondi non impiegati sarebbero dovuti tornare all’Europa, i fondi impiegati male per aprire nidi estemporanei sono stati buttati al vento.