Al nido ...."Ci hanno insegnato ad essere genitori migliori" Lettera di una mamma.


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Mamma portami al nido! Oggi,  proseguiamo a raccontare il bello e il buono dei nidi, dando la parola ad una mamma, che spiega con forze e puntuale semplicità, cosa ha trovato frequentando il nido. Un asilo nido che purtroppo sta chiudendo. Pubblichiamo una lunga e delicatissima lettera di una mamma amareggiata dalla chiusura del nido Ape Luna di Aosta. Con parole semplici e commoventi, la mamma di Aosta spiega quanto il nido possa essere importante, non solo per i bambini, ma per tutta la famiglia. 
 



"Quando decidi di affidare tuo figlio a qualcuno che non sei tu, per scelta o per necessità, si insinua in te il pensiero di essere un genitore orribile, perché ti sembra un gesto crudele, innaturale, ingiusto. Lo so, pare una cretinata, ma quel pensiero arriva anche nella mente più lucida e razionale e non ci puoi fare nulla. Accade quando lasci il pargolo ai nonni, figuriamoci quando lo metti in mano a persone sconosciute che non sanno nulla di te, del tuo bambino, delle sue esigenze, delle sue abitudini.
È successo anche a me, quando abbiamo cominciato l’inserimento di Leo all’ApeLuna (...) quando tornavamo a riprenderlo sembravo una di quelle madri che riabbracciano i figli dopo mesi di Erasmus e cercano di trovare in loro qualche segno di disagio: hanno mangiato? Hanno dormito abbastanza? Hanno sentito nostalgia? Questo smarrimento è durato, credo, due giorni e il motivo è di una semplicità disarmante: le educatrici (...) sono state capaci di guadagnarsi la nostra totale e incondizionata fiducia.
Io ricordo come se fosse ieri questa sensazione: andavo al lavoro e durante la (...) si sarebbero prese cura di Leo come avrei fatto io.

(...) Se c’era qualche problema te ne parlavano con sincerità e si dimostravano subito disponibili a cercare una soluzione con te. (...) Ci hanno senza dubbio insegnato ad essere genitori migliori.
Per queste e altre mille ragioni avevamo deciso senza alcun tentennamento di iscrivere anche Alice, a gennaio 2019.
Per queste e altre mille ragioni, la chiusura dell’ApeLuna ci fa arrabbiare e ci demoralizza: non solo perché Alice sarà privata di un’esperienza meravigliosa, ma perché come lei e come noi, tanti altri bambini e famiglie perderanno un prezioso servizio che offriva ben più di quanto ci si aspettasse.

Ma più di tutto, temo che questa decisione sciagurata cancelli dal viso delle ragazze dell’Ape quel sorriso che trovavamo ad accoglierci ogni mattina. E no, non se lo meritano affatto.
La vera assurdità è che in questa storia tutti perdono, non c’è nessun vincitore.
Queste parole probabilmente cadranno nel vuoto, ma per noi erano doverose, perché l’ApeLuna ci ha regalato tanto e nessun taglio al bilancio, nessuna manovrina politica o amministrativa potranno mai levarci la riconoscenza e l’affetto verso quelle ragazze e il loro lavoro
".


La lettera è stata pubblicata interamente dal quotidiano Aosta Sera e potete leggerla per intero da qui.