Tana Libera Tutti! Un parco per un’educazione libera e felice


Simone Pierini
 


















Intervista a… Oggi incontro Simone Pierini, un papà, che ha un grande sogno nel cassetto: portare i parchi gioco di Berlino in Italia per tutti i bambini. Detta così sembra un progetto modesto e invece mentre ascolto Simone mi rendo conto che questa idea è grande e contiene in sé tanti saperi. La sua realizzazione potrebbe restituire tantissimo ai bimbi della città ma anche ai genitori. Il progetto, presentato nel Bilancio Partecipativo 2018 di Bologna, ha un nome “Tana libera tutte e tutti!” e può essere votato, entro il 19 novembre, da qui Ma ora avventuriamoci nel mondo dei parchi tra bambini, educazione, cultura e arte…


Simone il progetto “Tana Libera tutte e tutti!” viene da lontano. Ci racconti?
In Germania questi parchi, che si chiamano spielplatz, sono una realtà diffusa e consolidata. Io l'ho conosciuta con i miei bambini, quando vivevamo a Berlino.

Cosa sono gli spielplatz?
Sono dei parchi gioco pubblici dedicati ai bambini. A Berlino ce ne sono oltre 1800, si trovano in ogni parte della città.

Hai raccontato questi parchi anche in un guida?
Si, ho fatto una guida: Parchi gioco a Berlino. La guida impossibile che racconta i miei preferiti tra questi parchi tramite foto e brevi testi. In italiano la guida edita da Raum Italic è esaurita. Oggi è disponibile in inglese The Impossible Berlin Playgrounds Guide. (vedi qui)

Perché questi parchi ti hanno tanto affascinato?
Perché ho visto gli effetti che avevano sui miei figli e anche su noi genitori. Loro si sono divertiti tantissimo e hanno imparato tanto. Io come genitore ho imparato a lasciarli liberi di fare e sperimentare.

In che modo sono diversi dai nostri parchi gioco?
In molti modi. C’è sempre sia la sabbia che l’acqua, non ci sono pavimentazioni artificiali. I giochi poi, sembrano delle vere opere d'arte, e a volte lo sono. Sono strutture concepite per il gioco verticale oltre che per quello orizzontale. Agli occhi di un genitore italiano sembrano pericolosi, selvaggi, eppure...
 
Eppure?
Eppure non lo sono affatto. Perché i giochi, a volte alti diversi metri, sono progettati con tutti i criteri di sicurezza. In fondo sono pur sempre realizzati da rigorosi progettisti tedeschi…

Per cui giochi sicuri che sembrano però pericolosi?
Si e la cosa straordinaria è che i bambini imparano, immersi in questo contesto, a gestire il rischio, mentre noi genitori impariamo a lasciarli andare un po’ alla volta.

Come?
Col tempo e con la sperimentazione. In poco tempo (con il suo tempo) mio figlio, a pochi anni, senza il mio aiuto, è riuscito ad arrivare in cima allo “scivolo grande” (una struttura reticolare di corda per arrampicarsi alta più di 5 metri), la sua prima vetta di un gioco berlinese. Questo successo e conquista ha contribuito a rafforzare la sua autostima e la capacità di raggiungere mete, da solo, un po’ per volta.

Questi parchi che capacità sviluppano?
Capacità motorie che in un parco “normale” difficilmente un bambino riuscirebbe a sviluppare. Abituano ad affrontare le difficoltà e a trovare soluzioni, capacità sempre utili anche nella vita adulta. In particolare poi spielplatz non tematici, più “astratti”, che non riproducono un tema, aiutano a rompere le dinamiche consuete dei giochi di gruppo.

Cosa intendi per schemi di gioco?
Schemi fissi e ripetuti. E’ più facile, in questi contesti liberi, che i ruoli consolidati nei giochi dei bambini cambino. Così il leader che di solito fa il capo dei pirati sarà altro. Non essendoci riferimenti certi, ruoli fissi da interpretare, il gioco si libera.

Da Berlino torni a Bologna e…?
E tento di realizzare uno spielplatz a Bologna. Dopo aver bussato a diverse porte sono approdato al bilancio partecipativo del comune. Lì ho presentato il progetto per provare a realizzarne uno all’interno del parco Melloni. Un parco con grandi potenzialità.

Com’è ?
Il parco è piccolo e nascosto come un tesoro prezioso. Ha una piccola collina al suo interno dove abbiamo previsto uno scivolo tubolare in acciaio che segua l’andamento del terreno. A fianco abbiamo pensato ad un percorso tattile costruito con materiali naturali, che permetta anche ai bambini ipovedenti e ciechi di risalire e poter così utilizzare lo scivolo. Oltre a questo sono previsti una scultura arrampicabile in legno per il gioco verticale, un percorso “equilibrio natura” con tronchi d’albero decorticati, un'altalena tandem ed altri interventi per rendere il parco più accogliente e stimolante per bambini e famiglie. Alcune foto dei giochi che ci hanno ispirato si possono scaricare dalla stessa pagina da cui si può votare il progetto.

C’è anche il filo tematico legato alla resistenza?
Si, il parco si situa in un contesto che ha forti richiami alla Resistenza, movimento a cui siamo affezionati e riconoscenti, abbiamo dunque pensato di utilizzare una struttura tubolare, una sorta di filo rosso, che nel parco si muova creando delle sedute e dei giochi e che questo stesso tubo rosso, esca dal parco, e sbuchi in altre punti della città ad esempio davanti alla vicina scuola elementare Bombicci, con il suo murale dedicato alla staffetta partigiana Irma Bandiera, o davanti al monumento alle 128 donne partigiane a villa spada...come una sorta di filo che incuriosisca, indichi e colleghi i luoghi della resistenza Bolognese.