Cronaca Bambina Spira un vento conservatore, emerge una voglia di ritorno al passato e non solo in Italia. La notizia arriva fresca fresca dalla vicina e civilissima confederazione Svizzera, dove l'Associazione Iniziativa di protezione, distribuisce opuscoli, in 30 mila copie, in cui si scrive a chiare lettere che: la frequentazione dei nidi fa male perché riduce il quoziente intellettivo dei bambini". Lo studio a cui fa riferimento? Italiano.
"Ogni mese supplementare che i bambini trascorrono nell'asilo nido fa sì che più tardi, nell'età compresa fra 8 e 14 anni, presentino un QI ridotto" Si legge nell’opuscolo e nonostante la fonte non sia citata, è certo che la fonte a cui si fa riferimento è "La meglio Infanzia" studio condotto dal Professor Andrea Ichino. (leggi qui). Una ricerca molto contestata anche dal mondo accademico (leggi qui) e che comunque arrivava a diversi risultati da quelli sintetizzati dall’associazione svizzera.
La politica e la disinformazione
Il presidente dell'organizzazione, ex consigliere nazionale, Toni Bortoluzzi (UDC/ZH), sottoscrive totalmente questa posizione
"Sono un nonno conservatore-dichiara sul quotidiano svizzero Blick am Abend- La cura attraverso i genitori e i valori della famiglia non possono essere sostituiti da null'altro".
A rispondere a queste affermazioni interviene Nadine Hoch, presidente della Federazione svizzera delle strutture d'accoglienza per l'infanzia che ribatte:
"Forse il signor Bortoluzzi desidera vedere nuovamente le donne ai fornelli: la realtà è però diversa". Certo non è l’unico a desiderate ad un ritorno alla donna-mamma-angelodelfocolare. Un desiderio condiviso e non solo dai conservatori svizzeri.