A Torino le educatrici scendono in piazza



















Cronaca Bambina. A Torino la vita lavorativa degli educatori è difficile, non cambia, e anzi tutto pare rotolare stancamente verso un peggioramento inevitabile. E se la vita dei lavoratori peggiora, statene pur certi, che anche la qualità dei servizio educativi peggiora di pari passo. Servizi, del resto, considerati da tutti i partiti (e movimenti) come fondamentali, fondamentali per le mamme, per le donne, per i bambini, per l'economia… Allora perché non si riescono a realizzare politiche educative soddisfacenti? Questa domanda rimane aperta. Oggi pubblichiamo (per intero) il comunicato del Confederazione Unitaria di Base del Piemonte (Cub) che restituisce una sua precisa visione dei fatti.



Le educatrici Da anni centinaia di loro lavorano con contratti precari che non garantiscono un lavoro dignitoso e riducono fortemente la qualità del servizio reso ai nostri figli nell'età più preziosa ma insieme più fragile delle loro vite. Lo stesso Assessorato del Comune stima che debbano essere fatte almeno cento assunzioni per assicurare un servizio di qualità nei prossimi anni. Eppure queste assunzioni non vengono fatte e la qualità del servizio indiscutibilmente peggiora.

Da Fassino alla giunta Appendino La giunta Fassino aveva avviato la privatizzazione degli asili nido. La giunta Appendino non ha proseguito su questa strada (per ora) ma non ha assicurato maggiori risorse a questo servizio. Fassino prima, Appendino poi, sostengono che non si possano più garantire servizi di qualità ai cittadini a causa del debito della città. Debiti e tasse Questo nonostante il continuo aumento delle tasse comunali e dei balzelli che tutte e tutti paghiamo per l'igiene urbana o per i trasporti. Il debito cittadino è una realtà ma nessuno di loro signori spiega come è stato costruito e per cosa è stato usato. Torino è esposta verso le principali banche nazionali ed europee dai tempi delle celebrate Olimpiadi del 2006. In pratica sono stati spesi i soldi dei cittadini non per assicurare servizi dignitosi sui trasporti, sull'assistenza, sugli asili nido, sull'igiene urbana, ma per arricchire costruttori ed impresari che hanno banchettato al tavolo olimpico.

Questione asili nido  Sollevare oggi la questione degli asili nido e le necessarie assunzioni nel settore vuole dire porre una questione semplice ma decisiva per le nostre vite: i soldi di tutti e tutte servono ad ingrassare una platea di supposti imprenditori dediti alla costruzioni di opere inutili o servono a noi tutti, ai nostri bisogni e necessità? Questa è la domanda che le educatrici oggi in lotta pongono a tutta la cittadinanza. Resta a noi il dovere di rispondere ed agire di conseguenza nei confronti di chi vuole ancora una volta utilizzare il denaro pubblico per l'arricchimento privato. 
E DUNQUE NON CHIEDERE MAI PER CHI SUONA LA CAMPANA: SUONA PER TE.