Bambini come isole. Educatrici come babysitter









Mamma portami al nido… Ogni volta che mi capita di incontrare educatori di nido, maestre dell’infanzia o pedagogisti con una certa esperienza rivolgo loro sempre una domanda: ma i genitori di oggi sono diversi da quelli di un tempo? Le risposte che sto collezionando sono tante e sono molto diverse tra loro, come ovvio che sia, una delle ultime mi ha particolarmente colpita...



Anni di nido Rivolgo la domanda ad un’educatrice di lungo corso. Ha forse trent’anni di esperienza alle spalle e con sguardo limpido e voce sicura mi dice che
si, i genitori sono cambiati e non poco... Oggi credono che il loro figlio sia l’unico. E tendono, oggi più di ieri, a dirmi cosa dovrei fare” Come ad esempio cosa chiedo curiosa “Mi dicono se dovrei, o non dovrei, portar fuori il bambino in giardino, se dovrei o no, mettergli la cuffietta ...Insomma mi trattano come fossi la babysitter, come se avessi da curare solo un bambino”.

Educatori come babysitter Scorrendo le pagine dei social, dove i genitori si confrontano, riscontro abbastanza spesso questo atteggiamento. Ci sono genitori che lamentano come il bambino sia tornato a casa “sporco! Quando avevo espressamente chiesto di non portalo in giardino!” Ci sono altri genitori, più spesso mamme, che si lamentano “non hanno ancora fatto un solo corso dall’inizio dell’anno!” Insomma i genitori indicano e chiedono cosa fare sia durante il giorno, che durante l’anno.

Educare alla socialità E del resto in un mondo dove il conflitto sembra permeare tutto, in una società in cui ci sentiamo più sapienti solo perché abbiamo google in tasca che rispondere alle domande, anche il rapporto tra genitore e educatore sta cambiando. In fondo non si tratta che di un’ ovvietà. Prendo atto e quando mi sento ormai triste, l’educatrice veterana, dopo avermi elencato come i genitori siano cambiati, e peggiorati conclude dicendomi “All’inizio si comportano così! Poi quando imparano a conoscerti e a capire dove sono non fanno più tante richieste, e anzi, ti chiedono consiglio” Ed ecco un motivo in più per apprezzare il nido oggi ancor di più. Perché se è vero che questo contesto educativo non salverà il mondo è anche vero che può restituire una risposta utile e diretta all’isolamento e alla diffidenza verso cui la società contemporaneo ci sta guidando. Una risposta qualificata e sociale fuori dalle pareti domestiche dell’isolamento.