Gli orari del nido: un problema per tanti genitori

 
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Pensieri e parole Oggi mi ho partecipato alla trasmissione di RadioTre Tutta la città ne parla per la presentazione di Mamma portami al nido! E' stata un'ampia trasmissione tutti sui nidi d'infanzia dove ho ascoltato le voci di Mila Spicola dell'Huffington post, di Aldo Fortunati dell'Istituto degli Innocenti, di Cinzia D'Alessandro della Locamotiva di Momo e di Federica Di Luca dell'Agrinido della Natura, oltre alle voci degli ascoltatori che sono intervenuti e hanno portato, ancora un volta, un tema spinoso tra tanti: gli orari dei nidi!


Ma i nidi hanno orari ridotti? Oggi sono tante le città dove gli orari dei nidi sono abbastanza ampli, allungati, aperti e flessibile. Si possono trovare nidi aperti dalle 7,30 del mattino fino alle 18. Ma è vero anche il contrario. Perché sono tante città dove i nidi  hanno ancora orari rigidi e chiudono il primo pomeriggio magari alle 14. E come si fa ad andare al lavoro se i nido chiude al pomeriggio? Una vera riflessione su questo punto non si è mai fatta davvero. Ogni volta che si sfiora l'argomento orari le educatrici insorgono sbalordite dal fatto che i genitori possano chiedere di più.. Mentre i genitori, come è successo oggi in trasmissione, lamentano il fatto che il nido ha orari ridotti e chiude troppo spesso, anche per assemblea, che per sciopero...

Tra educatori  e genitori Ricordo ancora che anni fa proprio a Bologna aveva chiuso un nido abusivo che funzionava a orario. Il genitore comprava un carnet, un abbonamento flessibile, chiamatolo come vi pare. Il bimbo poteva sostare 10 ore al servizio da spendere in una settimana, un mese...andava a ruba! L'orario è uno dei molti problemi del nido. E se è certo che il nido non può rispondere a tutte le esigenze dei genitori è anche vero, che può fare molto e potrebbe fare ancora di più sopratutto in alcuni contesti dove il ragionamento non c'è! Ma come? Come potrebbe il nido ampliare l'orario senza diventare un parcheggio aperto a tutte le ore?

Ripensare agli orari I modi per ripensare gli orari ci sarebbero e in alcune città già si offrono. Torno a parlare di Bologna che è una città che conosco abbastanza bene: ci sono nidi che possono somministrare la cena, aprono ad orari flessibili con ingressi lunghi compresi tra le 7,30 e le 9 ma  non per questo sono nidi poco curati. Qualche tempo fa avevo fatto una piccola indagine (leggi qui). ci sono nidi con orari anche serali, dove il bambino viene accolto, più tardi al mattino ci sono nidi aperti anche durante le vacanze di natale e pasqua, perché il lavoro spesso non si ferma in queste festività e perché i nonni non sono sempre disponibili. E poi ci sono città dove i nidi sono pochi e gli orari si fermano al mattino... 

Calendario misto Perché il modello con orario e "calendario misto" tipico del bolognese non si può esportare ad altri contesti? perché non creare servizi con orari alternativi che lavorano a fianco a servizi con orari "normali"? Sarà il genitore a scegliere dove iscrivere il piccolo a seconda delle esigenze, senza pensare che tutti  i genitori vogliano parcheggiare i bambini al nido per dimenticarseli..E in caso ci fossero? Basterebbe specificare nella legge regionale di riferimento, come già succede in tante realtà, che un bimbo non può sostare più di tot ore al giorno all'asilo.