I maschi non hanno capelli lunghi! I pregiudizi delle maestre












Pensieri e Parola Anni fa entrando alla scuola d’infanzia delle mie figlie ho assistito a una scena che mi si è fissata nella memoria in modo indelebile. C’erano una maestra e un bambino che insieme guardavano un disegno. L’autore era dei 4 anni e si rivolgeva alla maestra con piglio sicuro. Dopo una lunga spiegazione del bambino, la maestra arricciando un po’ il naso, disse “Ma i maschi non hanno i capelli lunghi!”


I maschi non hanno capelli lunghi! Ricordo ancora oggi quella frase con esattezza. Mi è arrivata dritta allo stomaco. La donna non era la nostra maestra di riferimento ma era la maestra che dominava le altre e che dava un'impronta alla scuola. Autoritaria e sempre sorridente aveva conquistato i cuori di tanti genitori che trovavano in questa figura “le buone vecchie maniere”. Ma quanti pregiudizi si concentravano in una affermazione del genere? Pregiudizi che ho poi riscontrato molte altre volte nei commenti dei social di altri maestre. 

I capelli dei maschi  significa dare vita ad un pregiudizio pericoloso che stabilisce che i maschi devono avere capelli corti, indossare pantaloni e felpe di un certo tipo magari blu o azzurri e del resto ci sono solo quei colori negli scaffali dei negozi d’abbigliamento per bambini, non devono piangere e devono amare il pallone, fanno a botte, e non chiedono scusa perché in fondo sono maschi…. I maschi non hanno capelli lunghi! Del resto significa anche mentire palesemente perché la realtà oggi è bene diversa, basta girare per le strade per incontrare maschi pelati, con barbe e capelli lunghi sciolti, con code o con chignon ecc ecc così come tra i bambini non mancano maschi con la frangia , con riccioli fluenti, con tagli militari... 
 
Ma come si disegna un maschio? Oltre all’aspetto sessista e retrogrado della questione ce n’è un altro altrettanto importante che la frase contiene e che tradisce un’altra affermazione: i maschi si disegnano in un certo modo definito e certo. I maschi si disegnano con i capelli corti, mentre corrono all’aria aperta, magari mentre tira un calcio al pallone... E se il maschi si disegna con i capelli corti sarà anche vero che le farfalle si disegnano come due triangoli incrociati, che il sole si disegna come una palla quando è alto nel cielo e come un semicerchio quando tramonta sull’immancabile mare che si tingerà di rosso…

L’immagine di se’, l’immagine artistica L’educazione alla creatività e alle immagini di qualità artistica è una delle “materie” indicate nelle linee guida che definiscono la scuola d’infanzia. E’ una di quei saperi che una maestra dovrebbe trasmettere e coltivare durante gli anni di scuola. Quando un bambino disegna, disegna ciò che vede e ciò che sente, disegna ciò che immagina, pensa sogna. Quando un bambino disegna vive quel disegno totalmente. Commenti di questo tipo dovrebbero semplicemente essere evitati anche se magari si pensano, anche se magari quel disegno lo si trova insignificante, o brutto...
Il bambino che vidi anni fa nell’atrio della scuola di mia figlia del resto con una spontaneità tipica dei bambini con voce molto tranquilla rispose alla maestra: “I maschi non hanno i capelli lunghi ma mio fratello si e questo è mio fratello!”