Come scegliere un buon nido?





Cronaca Bambina   

In molte città in questo periodo i nidi, sia pubblici che privati, sono aperte le iscrizioni e gli open day. Si può quindi entrare in struttura, ascoltare le educatrici e scegliere dove iscrivere il proprio bebè. Noi genitori viviamo questo passaggio carichi di tante preoccupazioni. E' una rivoluzione nelle vite dei “grandi” e lo è nella vita dei piccoli. Un passaggio a cui non si da mai abbastanza importanza. Oggi tenterò di dare indicazioni utili per valutare un nido. Nel prossimo post affronteremo la questione dal punto di vista delle emozioni.




Come valutare un nido?

Quando entrate in un nido potete osservare tante cose che possono esser un utile riferimenti per valutare il servizio.  

Osservate come sono disposti gli oggetti di uso comune? Libri, giochi, colori, carte? 

Osservate: i materiali utili ai bambini sono alla loro portata? Dovrebbero esserlo e in caso non lo fossero: ci sono attrezzi per aiutare i bambini a raggiungerli da soli?

Osservate l'ambiente è ordinato? Oppure è caotico?

L'ordine al nido ( e non solo!) è sinonimo di buona organizzazione. 

Se tutto è al suo posto significa che durante le “emergenze”, come ad esempio tre bambini che urlano contemporaneamente, l'educatrice saprà in poco tempo trovare quello che il bambino ha più bisogno... Oltre all'ordine non può assolutamente mancare l'igiene è ovvio ma meglio specificare!

Quello che non dovrebbe mai mancare al nido

I libri: morbidi e di stoffa nella sezione lattanti, anche di cartone o in altri materiali nelle sezioni dei più grandi.

Non dovrebbe mai mancare: uno specchio fisso alla parete e alla portata dei piccoli (si possono imparare cose incredibili davanti ad uno specchio!)

Non dovrebbero mai mancare: tappetoni morbidi e giochi come cubi morbidi, cuscini di diversa dimensione e altezza dove arrampicarsi, rotolare, scavalcare…

Non dovrebbero mai mancare: giochi di varia "natura" e molto differenti ma anche oggetti quotidiani e materiali naturali per dare la possibilità al bambino di sperimentare e sperimentarsi.


Quello che potrebbe mancare
Non è detto che il nido debba essere una struttura nuova e super accessoriata. Magari può essere una struttura "vecchia" e senza una stanza specifica per la nanna. 

Sarebbe bello averne una dedicata, ma se dovesse mancare, e la stanza dei giochi ad una certa ora diventa quella della nanna, non ha grande importanza.

Lo spazio che invece non dovrebbe mai mancare è quello esterno. 

Se il nido, o il servizio, che avete scelto non ha il giardino (grande svantaggio) assicuratevi che i bambini possano usufruire di uno spazio verde pubblico poco lontano. L'educazione all'aperto è fondamentale per lo sviluppo psico-fisico.

Meglio se c'è...
Meglio se c'è la cucina interna, anzi è molto meglio! Assaggiare cibi nuovi è un momento fondamentale per lo sviluppo del bambino. Avere la cucina interna significa avere cibi sempre freschi e appena cucinati. Chi prepara la pappa al nido è poi una figura educativa.

Infine meglio se il nido è vicino a casa, più che vicino al lavoro. Il nido vicino a casa ci consente una passeggiata al mattino all'aria aperta che è sempre indicata. Se l'avete lontano dovrete trovare altre occasioni per consentire al bambino la passeggiata. Infine: il nido migliore è il nido che vi da maggiore fiducia, che si lontano o vicino, con o senza giardino, la fiducia tra genitori e personale è il vero trait d'union per una migliore formazione e sviluppo del vostro bambino.

E’ verosimilmente la prima volta che il bambino esce di casa e incontra il mondo, cerchiamo di trasmettere fiducia e la fiducia la trasmettiamo quando noi per primi la nutriamo nei confronti del servizio.

Le domande da fare alle educatrici
Le educatrici sono persone preparate e competenti in fatto di bambini e di educazione. E voi, mamme e papà, state lasciando a loro il vostro tesoro più prezioso.E' una separazione a cui non si da mai abbastanza attenzione.

Non è un momento facile e dovete sentirvi sempre liberi di rivolgere alle educatrici tutte, ma proprio tutte, le domande che vi vengono in mente. 

Sempre tenendo presente che loro sono professioniste dell’educazione e hanno visto e accompagnato tanti genitori in questo passaggio.

Quindi con il dovuto rispetto: ponete tutte le domande che volete confrontatevi con la massima franchezza e parlate a cuore aperto...

Se il rapporto incontra delle difficoltà o se avete altri dubbi ricordate che potete sempre relazionarvi ai pedagogisti di riferimento. A tutti e tutte BUON NIDO!


Laura Branca

Infine se volete approfondire qui trovate il manuale: Mamma portami al nido!