Logopedia e bambini. Oggi incontriamo Caterina Cataldi


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Parola a... Quando un genitore dovrebbe rivolgersi ad un logopedista? Oggi incontro la dottoressa Caterina Cataldi per parlare di bambini e logopedia. 


Caterina Cataldi a che età può intervenire il logopedista ?
L’esperienza mi ha insegnato che prevenire è meglio che curare. E’ bene che i genitori pongano attenzione a certi aspetti della crescita del bambino fin dalla più tenera età.
Da che età precisamente?
Direi fin da subito. L’età “doro” è quella compresa dalla nascita fino ai 3 anni.
Prevenire come?
Da tempo organizzo dei corsi informativi di sensibilizzazione rivolti ai genitori molto spesso anche gratuiti
Cosa impara un genitore ad un suo corso?
Cose semplici a cui fare attenzione, impara a conoscere le funzioni orali e l’importanza che queste hanno nello sviluppo del linguaggio.
Come ad esempio?
Imparano a prestare attenzione al tipo di respirazione, alla masticazione alla deglutizione e altro ancora.
In caso respiri con la bocca: cosa fare?
È necessario capire innanzitutto i motivi e cercare di tenere il nasino sempre pulito.
Altri esempi?
Facilitare l’evoluzione verso una corretta deglutizione. La deglutizione da infantile ad un certo punto passa ad essere una deglutizione adulta cambiando la posizione della lingua all’interno della bocca. Questi sono solo alcuni esempi.
Respirare in modo corretto significa anche...?
Essere meno soggetto a raffreddori,riniti, tonsilliti. Il naso è un filtro, ci protegge da tante impurità e rende umida l’aria in entrata. La bocca, no.
Nei suoi corsi parla anche di alimentazione: perché?
Una corretta alimentazione sia per quanto riguarda la scelta di consistenze che di ausili “giusti” è importante sia per la deglutizione che per la respirazione. Oggi troppo spesso si prediligono cibi morbidi che non favoriscono la masticazione competente.
Che domande le rivolgono i genitori?
Le preoccupazioni sono molte, ma direi che le domande si concentrano sull’uso del ciuccio, del biberon, sull’alimentazione. Spesso mi chiedono a che età si deve smettere.
E lei cosa risponde?
Non c’è un’età giusta per tutti. Sono diversi i fattori da considerare. Dipende dal bambino, dalla situazione, delle necessità, dalle abitudini. Quello che consiglio sempre è procedere con la giusta gradualità nel rispetto del bambino.
Quindi se un bambino usa ancora il biberon poniamo caso a sei anni…?
Si deve interrompere questa abitudine con passaggi graduali, con obbiettivi raggiungibili che possano stimolare la fiducia nelle proprie capacità , ma con fermezza consapevoli della necessità di una scelta di questo tipo.
A che età arrivano i suoi pazienti?
Spesso vengono inviati quando il bambino non parla o non “parla bene” diciamo, tra i 3 e i 4 anni.
In queste occasioni cosa si può fare?
Non si può fare una diagnosi generica su un solo dato. Ogni bambino ha i suoi tempi, le sue esperienze, le sue abitudini. È necessaria una anamnesi precisa per definire la causa della difficoltà, molto spesso intervenire sulle funzioni è sufficiene. Per questo è importante prevenire ed è importante che il genitore si “alleni” ad osservare il bambino.
Quali sono le conseguenze per una deglutizione infantile in età avanzata?
Possono essere molte. Possono creare malocclusioni, problemi anche alla postura. Le cause possono essere molte e di diversa natura. Ogni caso va valutato a se. Per questo facciamo gli incontri con i genitori. C’è bisogno di tempo per spiegare e capire. Intervenire prima dei tre anni porta a risultati più rapidi e duraturi e anche ad un risparmio di economie.

Quale sarà il suo prossimo incontro?
Sarà il 28 maggio a San Lazzaro presso il centro MammaPa alle ore 17

La logopedista Caterina Cataldi riceve anche in studio.