Nidi chiusi fino a novembre: ma che conciliazione è questa?


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Cronaca Bambina A Roma due asili che chiudono per lavori riapriranno al primo novembre (?) Le strutture necessitano lavori di adeguamento per garantire la normativa antincendio. Niente di straordinario se non fosse che non è la prima volta che succede e con ogni probabilità si ripeterà. Come faranno i genitori ad organizzarsi? Quali soluzioni alternative si offriranno ai bambini? Per ora la domanda rimane aperta e mette il luce, ancora una volta, le tante criticità che Roma Capitale ha a gestire i suoi servizi.  Servizi che secondo la legge 0-6 dovrebbero garantire un servizio di educativo, servizi che ancora oggi non riesce a garantire nemmeno la conciliazione dei tempi per le famiglie. 


Nuova chiusura...
La chiusura dei due nidi è necessaria per effettuare i lavori di adeguamento. Lavori che non facciamo fatica a credere assolutamente necessari e improrogabili, viste le tante notizie che riportiamo sullo stato di conservazione delle strutture da diverso tempo. Questa volta i nidi si collocano al Municipio IV.

I genitori chiedono un incontro politico 
I genitori dei due rispettivi comitati di gestione hanno chiesto un incontro urgente al Municipio per capire quali alternative si propongono. E se due riunioni sono già state messe in calendario, per le giornate del 6 e del 9 maggio, è anche da sottolineare che alle riunioni non è prevista la partecipazione dei politici. 

Un papà a RomaToday

Sul quotidiano RomaToday, Antonio il padre di una bimba di uno dei nidi, rilascia alcune significative dichiarazioni: 
Sono profondamente stupito e rammaricato per come gli Organi Politici del Municipio IV e del Comune (non) stanno gestendo questi lavori di adeguamento: una decisione né condivisa e neppure annunciata, con la totale latitanza di Presidente e Assessore del Municipio e (soprattutto!) senza alcuna minima traccia di un piano di gestione della chiusura” E ancora
“Il 6 e 9 maggio sono convocate due riunioni con le famiglie, ma coinvolgeranno solo gli Uffici tecnici: non è quello che, da genitore, ritengo sia necessario e utile. Serve (subito!) che la Politica ci metta la faccia e proponga una soluzione che garantisca la continuità di servizio per tutta la chiusura prevista e posticipi la stessa al 30 giugno e preservi la presenza del personale educativo attuale”.
Nel mentre il Pd avanza un'interrogazione sullo stato della situazione.

Un grande problema politico
I nidi a Roma per non crollare devono chiudere i battenti. Non chiudono per futili motivi. Chiudere è una responsabilità civili oltre che politica. Rimangono però delle domande. Prima domanda: perché non  chiudere sono fino ai primi di settembre? Seconda domanda: quante risorse sono a disposizione per le necessarie ristrutturazioni? Secondo il consigliere del Pd Giovanni Zannola che abbiamo di recente incontrato, per mettere il sicurezza i nidi romani:  "Ci sarebbe molto da fare. Un piano straordinario di investimenti che possa pianificarsi i lavori di ristrutturazione e una pianificazione anche di nuove costruzioni. Prevedendo gli interventi e la spesa in alcuni anni: almeno 5 o 6”. il tutto per una spesa “direi centinaia di milioni di euro”



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