Quando la nudità fa scandalo. Vietati pantaloncini alle bambine della scuola d’infanzia

 









Cronaca Bambina La notizia è certa. Non è una bufala. Appare sulle pagine di La Repubblica ed è corredata di fotografia del cartello affisso alla bacheca della scuola d’infanzia dove si descrivono le regole di buon costume per le piccole alunne. Ma la notizia è confermata ancora di più dall’assurda smentita.

Il cartello sui social
Il cartello è comparso alla scuola dell'infanzia Macchi Ricci di Samarate in provincia di Varese. La scuola è gestita dalle suore Figlie di Maria Ausiliatrice. La comunicazione è stata affissa alla bacheca scolastica che chiedeva: no canottiere e pantaloncini sopra il ginocchio. A strana richiesta è stata fotografata e il cartello condiviso sulla pagina Facebook dalla attrice Clara Campi che commenta con sarcasmo indicando come, tra maschi e femmine, ci siano regole diverse da seguire e conclude "d'altronde, prima imparano che il loro corpo è qualcosa di cui vergognarsi meglio è, no?".

La coordinatrice della scuola si giustifica
"si è trattato di un semplice errore commesso da una maestra. Le regole sono valide per tutti gli alunni, ma invece di scrivere 'bambini e bambine' ha scritto solo 'bambine'. Uno sbaglio, peraltro subito corretto, niente di più".

Un semplice errore?
Mentre scrivo di questa breve notizia, mi tornano alla mente alcuni episodi simili che dimostrano come in Italia ci sia una vera fobia del sesso e una profonda ignoranza rispetto dell’infanzia. In ordine sparso ricordo come alcuni anni fa, in un comune della Toscana, i genitori si erano “scatenati” contro i giochi con acqua e sapone... La polemica riguardava la nudità dei piccoli. Alla scuola d’infanzia, che ho frequentato solo alcuni anni fa, a Bologna, le maestre che hanno “sorpreso” alcuni bambini (tra i quali mia figlia) giocare al dottore. Li hanno severamente puniti fino a costringerli seduti tutto il giorno a pensare. Non si tratta, come si potrebbe pensare, di una restrizione che riguarda una scuola cattolica e gestita da suore. No, il problema è ben più allargato e radicato. In Italia manca la cultura dell’infanzia, in Italia il sesso fa paura e anche mostrare le gambe e le braccia di una bambina di tre anni, a quanto pare fa paura. Manca cultura tra i genitori e quel che è peggio è che manca tra le maestre, che dimenticano, o ignorano, l' innocenza dei bambini.