Come cambiano i nidi? Parola ad un'educatrice di Bari


Cronaca Bambina 
Francesca Petrizzelli è una giovane madre di Bari è un'educatrice di nido e ha  una formazione montessoriana. Francesca, a sua volta, è figlia di un'educatrice e mi dice con un sorriso "E' tutta una vita che sono al nido!" La incontro per rivolgerle una breve intervista e iniziare con lei un tour in giro per L'Italia per farmi raccontare come: sono cambiati i nidi in 50 anni di storia?

Francesca da quanto tempo sei educatrice di nido? Da cinque anni sono entrata di ruolo nei nidi pubblici comunali di Bari. Ma è tutta una vita che sono al nido.
Perché? Mai madre era anche lei educatrice per cui fin da quando sono bambina sono al nido.
Come sono cambiati gli asili di Bari in questi anni? Sono cambiati per molti aspetti. Fino ad un paio d'anni fa noi educatrici non ci chiamavamo "educatrici" ma "assistenti all'infanzia". Questo per sottolineare come anche concettualmente le cose cambiano.
Oltre al concetto cos'è cambiato? Per ogni struttura c'era una direttrice a cui le educatrici si rivolgevano sia per questioni di ordine pratico che di ordine burocratico. Oggi ci sono coordinatrice pedagogiche, che parzialmente sostituiscono le direttrici, ma in numero molto inferiori.
Quante sono? Al momento ci sono due pedagogiste per nove strutture. In passato poi c'era anche un medico, un pediatra, di riferimento. Ad inizio anno il pediatra controllava tutti i bambini e dava informazioni generali sulla cura e la sanità ai genitori. Due anni fa è andata in pensione l'ultima pediatra e ora non ce ne sono più.
Come sono cambiate invece le educatrici? Difficile generalizzare. Ritengo però che le nuove leve abbiano poca attenzione e siano poco disposte ad ascoltare le più anziane. lI titolo di laurea non è tutto.
Quante giorno fa ho lanciato questo domanda online che riformulo: la laurea ha restituito educatrici migliori? Anche qui è difficile generalizzare. Diciamo che le nuove leve sono meno informate rispetto alla cura e all'igiene. Mancano di esperienza e anche l'Università, almeno a Bari, prepara poco a questi temi che invece sono importantissimi.
Facciamo un esempio? Banalmente molte colleghe non sanno come si mette o si toglie un pannolino. In generale mancano di manualità, o di quelle piccole accortezze che però quando sei con il bambino fanno la differenza.
Quali piccole accortezze? Se il bambino ha difficoltà durante lo svezzamento:i  tienilo in braccio, oppure un altro consiglio importante: non dare le spalle ai bambini mentre mangiano... o ancora, quando il bebè è sul fasciatoio avvolgilo con entrambe le braccia...Sono dettagli che però fanno la differenza sopratutto quando devi essere immediatamente pronta a reagire.
In che senso? Ci sono giovani colleghe magari preparatissime sulla teoria che però quando il bambino è caduto, ad esempio, tergiversano e si fermano a chiedersi "adesso cosa devo fare"? I bambini non ti lasciano tempo per pensare...
Possiamo dire che le vecchie leve sono migliori? No, non vorrei che passasse il concetto che la laurea è inutile o serva a poco. La formazione è importantissima! Rispetto ai bambini con disabilità, ad esempio, sempre con le dovute variazioni del caso, le educatrici laureate sono più preparate. Diciamo che c'è tanto da imparare da chi è stata per anni al nido, educatrici che magari non hanno la laurea, ma hanno affinato anche la parte teorica con corsi di formazione continua.
A Bari ci sono buoni corsi di formazione? Con altre colleghe, 15 in tutto, abbiamo avuto la fortuna, grazie al comune di Bari, di fare un corso di formazione in didattica montessoriana all'università. Il anno è durato un anno e mezzo ed è stato molto importante. Purtroppo però da due anni a Bari non si sono più svolti corsi di aggiornamento. Ci dicono che mancano le risorse necessarie. E' una grande perdita indubbiamente.
Rispetto alla programmazione annuale vedi cambiamenti? Su questo punto c'è da fare un ragionamento. I bambini non cambiano nel tempo, non cambiano, perché gli obbiettivi che devono raggiungere sono sempre autonomia, socializzazione, conoscenza delle emozioni... La formazione oggi è più varia e le giovani leve tendono a essere più aggiornate e a seguire le ultime novità. Le vecchie leve invece tendono invece a ripetersi. Ma spesso le nuove programmazioni sono troppe complesse, troppo strutturate e magari inseguono "mode" passeggere, poco utili per le reali esigenze dei bambini.
I corsi di formazione proposti a Bari sono di qualità? Non sempre. Ci sono stati corsi di formazione troppo brevi per riuscire a realizzare qualcosa. Uno degli ultimi era sul gender. C'è stata tantissima polemica e la vecchia leva ha posto tante resistenze. Partito il corso si è svolto in pochi giorni . Come si fa a "produrre" un cambiamento su un tema tanto delicato in pochi giorni?  
Infine? Infine personalmente ho avuto la fortuna di formarmi e fare un'esperienza in un nido privato di Busto Arsizio. Mi si è spalancato un mondo! Ho conosciuto il centro Re Mida. Ho visto quali progetti creativi si possono offrire ai bambini e con quali ritorni educativi! E' stata un'esperienza importante. Sarebbe bello che anche a Bari si potesse lavorare con una formazione così.



Informati: Mamma portami al nido!