Telecamere nei nidi? Si può maltrattare anche con il sorriso sulle labbra

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Cronaca Bambina. Cosa mostrano le telecamere nei nidi e nelle scuole d’infanzia? E oltre a quello che mostrano cosa potrebbero mostrare? Le immagini possono anche mentire e mostrare realtà distorte. Nonostante questa banale affermazione sia largamente condivisa, si continua a chiedere telecamere nei nidi e nelle strutture di cura. La proposta di legge intanto è ferma e qualcuno grida all’inciuccio tra PD e M5S. Ma cerchiamo di entrare nello specifico della notizia.



Maltrattamenti a Cesano Maderno

Succede a Cesano Maderno cittadina nella Brianza alle porte di Monza. Le indagini sono ancora in corso e le due maestre accusate di maltrattamento si sarebbero autosospese. Così mentre la magistratura indagherà sulla vicenda, le due insegnati non potranno mettere piede nelle scuole più di 9 mesi. Le indagini partite circa un anno fa, si sono svolte nel solito modo: dopo la denuncia dei genitori i carabinieri sono intervenuti per installare telecamere e apparecchiature audio nascoste.

Il fatto insolito: le minacce con il sorriso

Lo straordinario di questo ennesimo caso è che le maestra in questione secondo quanto ricostruito dai quotidiani locali (leggi qui), averebbero saputo di essere riprese in video e così insultavano i bambini con "il sorriso sulle labbra" pensavano che non essere ascoltate. Gli insulti registrati, le minacce e le umiliazioni verbali sono state tante e significative “Prova a alzarti e vedrai cosa succede. Stai seduto o sono guai, non giochi più sciocco bambino che non sei altro...Non giocherai per una settimana devi tacere... Vedi di muoverti a colorare se no so guai... Qua devi urlare... sono una roba fuori dal mondo... non ridere... Chiudi quella bocca stai seduto e non giochi per tutta la settimana... Dovresti solo piangere”. I bambini erano costretti a stare a “sedere per riflettere” anche delle ore.

La legge sulle telecamere

E mentre questo nuovo caso si affaccia sui giornali, l’iniziativa legislativa rispetto all’introduzione di sistemi di videosorveglianza nelle strutture per l’infanzia e la cura degli anziani e dei disabili è stata rinviata al 2020. matteo Salvini, come ovvio, pone l'attenzione all'ennesimo rinvio e online sottolinea come questo governo blocchi una soluzione concreta ad un problema urgente.  
Il fatto è che l’installazione delle telecamere nei sopracitati luoghi è una richiesta che "arriva" dall’opinione pubblica. Una richiesta che teoricamente dovrebbe servire a prevenire episodi di violenza ai danni di bambini e anziani.

Telecamere nei nidi? La distanza politica 
    
Ma il fatto è abbastanza semplice: se il cittadino sa cosa vuole: contrastare episodi di violenza nei confronti dei più deboli è anche vero che il cittadino non può sapere cosa effettivamente potrebbe essere utile per contrastare questi fenomeni. Il cittadino può indicare qual'è il problema non indicare la soluzione rispetto ad un problema tanto complesso! E come capita troppo spesso: manca informazione, manca una reale discussione e manca anche una strategia politica adeguata. Perché se da una parte la "destra" spinge per l’inserimento di telecamere, dall’altra la "sinistra" tende a rimandare il problema senza davvero prendersi cura di un fenomeno che forse non è più urgente di prima ma è comunque SEMPRE urgente.