La delibera della Lombardia sui nidi è un errore politico




Lettera Aperta
Gentili assessori Silvia Piani e Stefano Bolognini, 
questa è un lettera aperta che noi di BolognaNidi scriviamo rispetto alla delibera con la quale, di fatto, vorreste inserire nei nidi del personale volontario ad affiancare il lavoro delle educatrici. Abbiamo letto con attenzione la delibera,




la nota di Anci, pubblicata solo qualche giorno fa, abbiamo letto della protesta dei lavoratori (in mille in piazza a protestare) e la petizione lanciata dai sindacati. Questa nostra lettera vorrebbe aggiungere un altro sguardo rispetto alla delibera che, lo chiariamo subito,  troviamo profondamente sbagliata e non solo per i lavoratori e i bambini, ma anche da un punto di vista politico ed economico

La parola economia ricorre tantissime volte nella delibera è forse la parola che ricorre più spesso. E proprio perché riteniamo che l'economia sia una questione importante nella gestione dei servizi apriamo questo ragionamento.
Da anni ci occupiamo di asili nido in giro per l'Italia e possiamo affermare, con una certa sicurezza dettata dall'esperienza, che il risparmio sul personale è sempre, a lungo termine, rischioso e il più delle volte si ritorce contro il sistema l'amministrazione e la classe politica. 
Inserire del personale volontario in un nido per garantire sicurezza è più o meno lo stesso che mandare in guerra a sparare un civile che non ha mai tenuto in mano una pistola. Il civile non sa come fare, non è preparato e può rivelarsi anche dannoso per i soldati che affianca.  
Educare è un lavoro tanto complesso quanto delicato. Tantè che oggi è resa la laurea è d'obbligo per accedere al nido e del resto fin da quando hanno aperto, ormai 50 anni fa, gli educatori erano formati. Ed ecco il punto politico che ci preme chiarire

La politica delle emozioni paga!

Il 4 dicembre l'Università di Bologna ha assegnato la laurea ad honorem ad Adriana Lodi, l'assessore, che nel 1969 aprì il primo nido comunale. 

Durante il conferimento della laurea la Lodi ha letto un bellissimo discorso politico . L'aula, oltre 500 posti, era piane colma di persone  che riempivano lo spazio di affetto e stima per questa donna di oltre ottant'anni. Era un'emozione palpabile. Tra il pubblico c'erano tantissime donne, tantissime educatrici giovani e meno giovani che sono venute a portarle un saluto, un sorriso, un grazie...  
E' bene precisare che la prima cosa a cui pensò la Lodi fu istituire un corso di formazione per preparare le educatrici, affinché il nido fosse un luogo di auto-formazione per i genitori e un luogo di cultura dell'infanzia rispetto ai tanti temi che riguardano i bambini: cura, sviluppo, sanità...
E quelle educatrici se dovevano lavorare un po' di più non guardavano l'orologio, quelle educatrici avevano entusiasmo da vendere perché erano consapevoli che con la politica, con il comune stavano cambiando il mondo. Quell'energia c'è ancora ma sta esaurendo, uccisa dal disinteresse, dalla noncuranza con cui spesso politici e amministratori dirigo i nidi. Il discorso non è rivolto a voi ma è generale. Sono tante le situazioni di tentato risparmio che potremmo elencare...
Sappiamo tutti molto bene che oltre 80% della spesa dei nidi è quella che cade sotto la voce del personale. Ma sui bambini non si può risparmiare! Con questa delibera (non discussa) state schiaffeggiando un sistema delicato e in particolare le educatrici che tengono nelle loro mani il nostro bene più prezioso i bambini... 

Innovazione? Si grazie... 

Chiudiamo questa riflessione sempre tornando alla nostra Lodi,  al suo discorso e alla vostra esigenza di ampliare orario e calendario dei nidi. La Lodi che è stata premiata per le politiche innovative ha chiuso il suo discorso dicendo che "spazio per creare nuove politiche c'è anche oggi" ma questa innovazione,  deve garantire SEMPRE qualità oltre che economia, perché senza qualità, senza competenze, con una pezza messa per risparmiare, non solo trattiamo male i lavoratori, non solo non diamo il giusto servizio ai bebè ma non ascoltiamo nemmeno le esigenze dei genitori. 
C'è bisogno di calendari e orari diversi? Ci sono tante soluzioni percorribili e i soldi per investire oggi non mancano grazie ai finanziamenti del Governo.



Informati! Leggi:  Mamma portami al nido!