L'importanza degli educatori a domicilio, a scuola, nei nidi... ai tempi del Coronavirus e sempre


Cronaca Bambina 
D. è un ragazzino speciale. L'ho conosciuto anni fa quando, per un solo giorno,  quando l'ho "adottato" aderendo ad un'iniziativa lanciata dall'associazione dei genitori di figli autistici (Angsa). E' stata un'esperienza bellissima, toccante e in un certo senso fortunata, che porto sempre nel cuore. Quell'esperienza non l'ho fatta solo io, coraggiosamente hanno risposto all'appello anche Cathy La Torre, allora consigliera al comune di Bologna e l'assessore bolognese Matteo Lepore. Anche loro hanno sperimentato cosa significhi, per un giorno, vivere accanto ad una persona con lo spettro dell'autismo. A mio parere è stato un gesto politico molto forte e credo emozionante per tutti.  

#Dateciglieducatoriadomicilio

Ora Angsa Bologna rilancia una nuova campagna dove D. e molti altri bambini  sulle pagine fb dell'associzione chiedono aiuto. Chiedono il sostengo di un educatore a domicilio anche in questi giorni in cui scuole e istituiti sono chiusi .
La giunta guidata da Alessandro Ricci,  a Granarolo, ha  già risposto e garantito le educatrici a domicilio. Bene. Benissimo. Ma sarebbe bello e proficuo, aprire una riflessione politica attenta e più ampia sul tema educazione e educatori. 

La protesta degli educatori 
Perché diciamolo l'educatore è una figura professionale importante e indispensabile per molti cittadini: per bambini, per adulti, per disabili, per autistici, per anziani...  Lo scopriamo, ora, in un momento di crisi, più che mai, eppure in troppe occasioni l'educatore, vive, lavorativamente parlando, in una condizione troppo precaria.  
Non è un caso infatti che molti educatori in questi giorni, stiano protestando perché chiusi i servizi, chiuse le scuole, molti di loro, prevalentemente quelli che lavorano nei privati, pur offrendo un servizio pubblico (non tutti, ma molti) non stanno percependo lo stipendio. Non è una novità, succede da molto, in tanti contesti e in diverse occasioni.
Le famiglie hanno bisogno di loro e loro hanno bisogno di lavorare in modo dignitoso, con serenità e armonia, con contratti che li tutelino ora e sempre e che li mettano nella posizione di lavorare al meglio.