Asilo nido: ma quanto mi costi? I privati aumentano le rette

 
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Cronaca Bambina 
L'emergenza sanitaria e il lockdown hanno avuto conseguenze anche sui costi delle rette dei nidi. La notizia riguarda gli asili privati e arriva da un'indagine condotta dall'associazione di Altroconsumo che scatta una fotografia sull'aumento dei costi che riguarda circa la metà dei privati. Vediamo insieme i numeri
 
I dati a livello Nazionale  
 
L'inchiesta ha coinvolto 214 nidi privati dei quali 151 a Milano, 9 a Bari, 17 a Reggio Calabria, 30 a Padova, 7 a Pescara. Hanno risposto alle domande dell'associazione 145 strutture mentre gli altri non si sono resi disponibili. A causa della pandemia e le modifiche apportate alla struttura per mettersi in regola con le norme contenute nelle linee guida del ministero dell’Istruzione. Le soluzioni sono state diverse e spesso hanno richiesto un aumento delle spese.

Le difficoltà affrontate durante il lockdown e la riapertura 

Per riaprire in sicurezza le strutture sono state risistemate negli spazi, ma sopratutto hanno dovuto assumere nuovi educatori e personale di servizio. Alcuni hanno dovuto scegliere di ridurre il numero dei bambini. Alcuni responsabili, intervistati, hanno dichiarato di essere rimasti senza stipendio e di aver dovuto mettere i dipendenti in cassa integrazione.

Quanto è aumentato il servizio in media?

In media l'aumento si è aggirato introno al 6%,  circa 36 euro in più al mese. Se la media si calcola considerando tutti gli asili nido, compresi quelli che non hanno aumentato o addirittura hanno abbassato le tariffe, l’aumento è del 3%, pari a circa 18 euro al mese. La retta considerata comprende il costo del pasto e della tassa di iscrizione.  nell'indagine è stata privilegiata la tariffe che prevedevano l’orario più lungo e comprende il pasto. Se lo scorso anno un bambino spendeva 541 euro per la frequenza in una fascia oraria tra le 4 e le 6 ore, quest’anno spende 557 euro. Per le fasce da 6 a 8 ore e per quelle oltre le 8 ore le tariffe sono aumentate, rispettivamente da 587 euro a 608 euro e da 680 euro a 696.

Le tariffe a seconda dell'isee

Secondo l'indagine le rette stabilite dal Comune, in base al valore dell’Isee, o senza Isee, le rette sono diverse da Comune a Comune, così come le agevolazioni. Sono state simulate ipotesi di isee per capire i costi. Emerge che i nidi comunali di Reggio Calabria sono i meno cari per tutte le fasce di reddito. Pescara e Padova sono le città più care per i redditi bassi (con una dichiarazione Isee di 10mila euro, la retta mensile è di 175 euro a Pescara e 188 euro a Padova. Milano mantiene tariffe economiche per i redditi bassi (103 euro), ma elevate per i redditi dai 30mila euro di Isee in su. 

Fonte Altroconsumo 

 

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