I genitori delle scuole Manzini: Due maestre per 24 bambini sono troppo poche!

 
bambino piange



Pensieri e Parola
Oggi in doppia pagina, Il resto del Carlino, fa la cronaca della riunione avvenuta lunedì alle scuola Manzini, tra genitori, corpo docenti e l'assessora Susanna Zaccaria. Il dolore e lo sdegno dei genitori descritto nella pagina di sinistra, non dialoga affatto con le parole riportate, nella pagina di fronte, dove l'assessora  risponde ad un'incalzante intervista. 

I genitori dichiarano
 
E' emerso che una mamma aveva segnalato, in prima battuta alla scuola, che "qualcosa che non andava" nella gestione. Solo in un secondo momento non ascoltata, o ascoltata male, si è rivolta alle forze dell'ordine.
Nell'articolo i genitori dichiarano che il problema principale è uno 
"L'avere due maestre per 24 bimbi non è più possibile. Maestre solo a volte in compresenza perché la maggior parte del tempo sono sole". Sono parole forti, piene profonda umanità che mi piace sottolineare. Perché se il problema non è solo questo, questo è certo una questione da affrontare.

L'assessora Zaccaria  risponde

L'assessore risponde che la segnalazione che avevano avuto "riguardava più l'inesperienza dell'educatrice..." E "... per questo abbiamo atteso la scadenza del contratto e l'abbiamo sostituita". Sottolinea come loro non sapessero niente dei fatti. 
La maestra imputata è invece un'altra, e sempre secondo le parole dell'assessora sarebbe "Una persona- (così considerata fino all'arresto)- di grande esperienza e stimata da tutti". 
Alla domanda rispetto all'esiguo numero delle maestre, la Zaccaria afferma "...Abbiamo aumentato la compresenza e le ore delle educatrici. Sappiamo che il personale sopratutto in questo anno difficile è sottoposto a grandi pressioni e stress." E conclude che comunque non è giustificabile un eventuale maltrattamento.

Nessuno era al corrente e nessuno sospettava

Ora mi chiedo: può essere che una madre esponga e segnali alla scuola delle cose che non funzionano e nessuno si accorge che una maestra, come hanno registrato le telecamere, dava ceffoni, spintoni, urlava e bestemmiava? Evidentemente, nelle migliori delle ipotesi, i controlli non si sono effettuati accuratamente, perché di fronte ad una segnalazione, se tutto procede correttamente, e se effettivamente qualcosa non va, emergono delle dinamiche disfunzionali evidente agli occhi di esperti.  

Più compresenza, più personale: ma quando? Ma come?
 
Le sezioni, a Bologna come altrove, arrivano a contenere anche 26, 28 bambini. La compresenza c'è solo poche ore (forse due al giorno) e i turni si sono allungati anche a sette ore frontali al giorno. Il potenziamento è spesso svolto da maestra che girano da una scuola all'altra, avendo sempre il tempo contato, o lunghe pause... Insomma un modo tutt'altro che rilassato di lavorare e di integrarsi con i colleghi. 
E se nessuno giustifica un comportamento violento o di minacce in sezione, è certo che troppo carico, sopratutto in questo periodo, non aiuta a prevenire burnout uno dei pericoli di chi svolge lavori di cura. 
Concludendo monitorerò se effettivamente questo brutto episodio porti a novità positive e controlli più efficaci e continui.   
  
Laura Branca